Dal presidente del Sinodo evangelico, Gerog Schedereit, il riconoscimento a Merano “unica città al mondo che è equamente bilingue”
Merano/Venezia – “Europa semper reformanda”. È il messaggio che parte da Merano e arriva a Venezia dove nei giorni scorsi (dal 22 al 25 aprile) si è tenuta l’assise del Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). Parafrasando il celebre motto della Riforma protestante, riferito nell’originale alla Chiesa, Georg Schedereit, da un anno presidente del Sinodo evangelico ha voluto così riassumere la prospettiva da dare alla Chiesa in Europa. È la visione e la speranza di un’Europa che sa rinnovare se stessa, quella che propone Schedereit. Merano, dice nel suo messaggio introduttivo, è “l’unica città al mondo che è equamente bilingue”. Il ruolo della CELI, come Chiesa bilingue che affonda le radici della sua identità sia in Germania che in Italia, non può che essere, spiega il presidente del Sinodo, quello di “costruttrice di ponti tra il Nord e il Sud del continente, tra le Chiese protestanti; costruire ponti con la Chiesa cattolica e tra la cultura del nord e centro Europa, plasmata dal protestantesimo, con la cultura mediterranea”.
“Europa semper reformanda. Costruire ponti con la CELI”: “Abbiamo scelto questo motto – ha detto ancora Schedereit – perché vogliamo mettere in luce il desiderio di contribuire, attraverso la nostra azione, a un’Europa capace di unire chiese, culture e politiche mediterranee e nord-europee. Sono convinto che in quest’ottica la diversità e il bilinguismo che da sempre caratterizzano la CELI facilitino tale intento di conciliazione e integrazione”.
In apertura è intervenuto il decano Heiner Bludau: “Siamo nel cuore del 2017, l’anno del V centenario della Riforma. È cresciuto l’interesse per il Protestantesimo e per la Chiesa luterana. C’è stato l’incontro a Lund tra papa Francesco e i vertici della Federazione Luterana Mondiale. L’unità dei cristiani sembra possibile in tempi ragionevoli. Non una Chiesa unica, ma un’unità nella diversità riconciliata, con differenze teologiche risolvibili e rispetto delle diverse forme sorte nel corso della storia: importante in un mondo affetto da rassegnazione e populismo, in cui occorre riscoprire e testimoniare sempre di più la fede in Gesù Cristo. Una vita di Chiesa comune, alla luce del Vangelo, ci libera dalle paure, ci spinge verso gli altri”.
Nell’ambito dei lavori è stato presentato il francobollo celebrativo emesso dal Ministero dello Sviluppo economico nell’anno del Cinquecentenario della Riforma protestante. Esso riproduce un particolare del dipinto “La Crocifissione”, opera di Lucas Cranach, pittore tedesco contemporaneo e amico di Martin Lutero, conservato nella chiesa di San Pietro e Paolo (Herderkirche) a Weimar (Germania). “L’emissione di un francobollo dedicato a Lutero – ha dichiarato il pastore Bludau – è rappresentativa dell’altissimo valore storico e culturale che la Riforma ha avuto anche in Italia e di quanto la nostra Chiesa, nata originariamente come chiesa di migranti di lingua tedesca in questo Paese, sia ormai totalmente integrata nella società italiana”.
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