Promossa dall’associazione “Agevolando”. In Trentino Alto Adige aderiscono: Cooperativa Progetto 92, Comunità Murialdo, SOS Villaggio del Fanciullo
Hanno vissuto un’esperienza di accoglienza “fuori famiglia” (in comunità, in affido, presso una casa-famiglia). E hanno deciso di unire le forze per aiutare altri ragazzi e ragazze nella loro stessa situazione di uscita da percorsi di tutela. Racconteranno questa loro esperienza alle istituzioni, agli operatori e alla stampa giovedì 24 novembre a partire dalle 15.45 presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione in via Gazzoletti, 2 a Trento, nel corso della prima Conferenza Regionale del Care Leavers Network del Trentino Alto Adige promossa dall’associazione Agevolando.
“Agevolando” nasce proprio dall’iniziativa di questi ragazzi e ragazze, conta oggi 150 soci in Italia e opera principalmente in Emilia-Romagna, Trentino, Sardegna, Veneto, Campania e Piemonte.
L’associazione svolge attività di sensibilizzazione sulla situazione dei neo maggiorenni e sui loro bisogni, per poter agire sui contesti politici, normativi e culturali. L’appuntamento di venerdì 24, dal titolo “L’accoglienza con i nostri occhi!”, rientra tra le iniziative di informazione e sensibilizzazione. Alla conferenza, moderata dalla scrittrice Mariapia Veladiano e patrocinata dal Difensore Civico e Garante dei Minori della Provincia Autonoma di Trento, interverranno, tra gli altri, il presidente di “Agevolando”, Federico Zullo; Daniela Longo, Difensore Civico e Garante dei Minori della Provincia di Trento; Monica Collini, Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Trentino Alto Adige; Anna Berloffa, Direttore Ufficio Età Evolutiva, Genitorialità, Centro per l’Infanzia della Provincia di Trento; Michela Di Paolo, Assistente Sociale Equipe Multidisciplinare Affidamento Minori e Famiglie della Provincia di Trento.
“Sarà un’occasione unica e davvero importante per le istituzioni e la cittadinanza di dialogare con i principali destinatari degli interventi di accoglienza e cura in Trentino Alto Adige”, osserva Federico Zullo. “Agevolando è nata e si è sviluppata proprio con questo obiettivo: coinvolgere in processi partecipativi giovani che hanno vissuto esperienze di accoglienza eterofamiliare in un’ottica di rete, mutuo aiuto e autodeterminazione”.
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