Brennero – “Siamo qui al confine con l’Austria”, dice don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), “per ricordare i tanti morti vittime di una politica migratoria scellerata. Il giorno dopo il referendum, fallito, in Ungheria vogliamo riaffermare che la vita e le dignità delle persone umane viene prima di ogni calcolo politico ed economico. Chiediamo ai governi europei di mettere da parte gli accordi con gli stati che non garantiscono il rispetto di elementari diritti umani – vedi la Turchia e il Sudan – e di creare, finalmente, vie legali e sicure di accesso al continente, rispettando sempre e comunque il diritto di asilo”.
Il CNCA ha celebrato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione del 3 ottobre al Brennero, in uno dei luoghi simbolo dei confini tracciati in Europa nei confronti dei migranti. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione regionale del CNCA, è parte del programma della “Settimana dell’accoglienza”, tristemente inaugurata a Bolzano da una circolare della Provincia che impone seri limiti all’accoglienza dei richiedenti asilo cosiddetti “fuori quota”.
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