“Ogni anno devo sopportare i danni devastanti delle limacce che si aggirano nelle aiuole dell’orto, cibandosi di insalate e altri ortaggi. Quest’anno molto piovoso più del solito. Come posso arginare l’invasione? Quali rimedi adottare?”.
Liliana (Lizzana)
I Limacidi (volgarmente chiamate “limacce”) sono una famiglia di molluschi gasteropodi terrestri presenti un po’ in tutti gli ambienti. Le limacce sono particolarmente temute dagli orticoltori e dagli amanti del giardinaggio perché si nutrono di materiale vegetale di ogni tipo, foglie, fiori e porzioni verdi di pianta. Sono molluschi privi di conchiglia, talmente voraci che in una sola notte possono distruggere completamente colture orticole o bordure fiorite divorandone le parti tenere e verdi. Si tratta di animaletti attivi in ambienti con temperature miti e clima umido (inizio primavera e autunno). In estate sono presenti solo se questa è umida e piovosa. Gli ortaggi più a rischio sono ovviamente quelli a foglia come insalate e lattughe, ma anche spinaci, basilico e tutti i tipi di cavolo, zucche e zucchine, fragole.
La loro presenza e attività è fortemente condizionata da sistemi colturali (lavorazione del terreno), condizioni climatiche (pioggia, temperatura) e dallo stadio vegetativo della pianta. Pochi esemplari si individuano facilmente ricercandoli nelle ore serali tramite le scie di bava lasciate sul terreno. Più difficile è invece accorgersi della presenza di colonie riproduttive fatte di centinaia di piccoli gasteropodi appena nati presenti in aree umide e ombreggiate create, ad esempio, da ammassi di erbacce e ramaglie, teli e cumuli di pietre lasciati sul terreno. Una lumaca depone fino a 400 uova alla volta per cui è importante trovare e eliminare tempestivamente le nidiate.
La lotta può essere agevolata dall’uso delle trappole per il monitoraggio e la cattura. In commercio ne esistono di vari tipi. Ottima e poco costosa quella che prevede l’interramento a livello del suolo di un vasetto pieno di birra, bevanda che attira le limacce e nella quale, cadendovi, annegano. Altrimenti si può ricorrere a prodotti chimici (granulari e esche). Tra tutte figura il fosfato ferrico. I granuli non ingeriti e lasciati sul terreno sono innocui per gli animali domestici e gli insetti utili. Sono prodotti autorizzati anche in agricoltura biologica e totalmente rispettosi dell’ambiente.
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