Un esempio di resistenza all'individualismo dei nostri tempi e la scelta di radunarsi semplicemente per il piacere di stare insieme, confrontarsi, condividere avventure, emozioni e la vita non solo su un sentiero o una parete. "Rendez-vous Hautes Montagnes" (il sito è rhm-climbing.net), il raduno internazionale delle alpiniste, giunto alla 48ᵃ edizione, si svolgerà quest'anno, in val di Sole, dal 31 luglio al 6 agosto. Il desiderio spontaneo di ritrovarsi, anno dopo anno, è ancora oggi la forza dell'International Women's Climbing Network, associazione che da quasi cinquant'anni cammina attraendo a sé nuove adesioni. Come una calamita che continua a esercitare il suo fascino e conservando la sua spontaneità così come l'ha evidenziata l'alpinista, geologa e scrittrice svizzera Silvia Metzeltin, "memoria storica" del movimento, rievocandone l'origine durante la presentazione dell'evento svoltasi lunedì 25 luglio nella sala Rosa del palazzo della Regione a Trento.
“Rendez-vous” è nata nel 1968 dalla geniale intuizione della baronessa ungherese Felicitas von Reznicek (1903-1997) che in cima al Monte Titlis, in Svizzera, “piantò” il primo anello di una cordata al femminile, fondando un sodalizio di donne che amano le montagne e lo sport per far sì che imparassero a conoscersi, anche e soprattutto tra generazioni diverse. Da allora fino ad oggi, il movimento, che non ha alcuna struttura ma solo una delegata e una Presidentessa per ogni Nazione, continua a essere “testimonianza di comunione e solidarietà e al tempo stesso del diritto delle donne di vivere liberamente la propria passione”, come ha sottolineato Tiziana Ambrosi, coordinatrice logistica locale. Il ritrovo quest’anno si aprirà domenica 31 alle 18.30 al Centro Rafting di Croviana in val di Sole; il 3 agosto avrà ospite Nives Meroi, rappresentante dell’alpinismo italiano di punta al femminile ma incarnante alla perfezione lo spirito del movimento, che ogni anno richiama alpiniste da tutta Europa. “Si tratta di un evento significativo dal punto di vista culturale in cui il connubio donne-montagna rappresenta un’opportunità di valorizzazione delle potenzialità e capacità che il mondo femminile possiede ed è in grado di esprimere e, al tempo stesso, anche del patrimonio umano e naturale del nostro territorio”, ha commentato l’assessora provinciale alle Pari Opportunità Sara Ferrari, ribadendo il sostegno della Provincia autonoma di Trento all’iniziativa approdata in Trentino grazie alla caparbietà del gruppo organizzatore per l’Italia composto da Claudia Cuoghi, Giuliana Villani, Sofia Lonardoni e Mariana Zantedeschi.
"L'arrampicata è uno sport che richiede fatica e costanza, ma offre l'appagamento che deriva dall'immersione nelle bellezze naturali – ha aggiunto Palma Baldo, aspirante guida alpina trentina -; qui ne abbiamo parecchie, dalle Dolomiti di Brenta all'Ortles-Cevedale al Vioz. Negli ultimi anni si è sviluppata anche l'arrampicata su falesia”. L'incontro si è concluso con il dono della maglietta dell'evento all'assessora insieme ad un contributo sulla storia dell'alpinismo al femminile da parte di Metzeltin che a breve sarà possibile consultare sul sito delle Pari opportunità.
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