Senza radici e senza terra: è la tillandsia

“Per il mio compleanno mi è stata regalata una pianta di tillandsia su un tronco ‘artistico’ naturale di legno. Di quali cure ha bisogno? Come comportarmi con concimazione e acqua?”.

Natalina (Pietramurata)

Le Tillandsie sono piante della famiglia delle bromeliacee, originarie delle foreste pluviali del Sud America. Sono piccole piante perenni che non sopportano temperature inferiori ai 10° C. Da ottobre a maggio vanno tenute in casa, poi, al pari di altre piante da appartamento, si possono portare in giardino. Le specie più conosciute e coltivate da noi sono la Tillandsia Cyanea, lindenii e usneoides.

Sono piante “epifite” perché hanno un apparato radicale molto ridotto o assente. Epifita significa che è in grado di assumere nutrimento e acqua dall’aria. La usneoides, priva di radici, è la più facile da trovare dal fioraio. Si coltiva senza un substrato, aggrappata a tronchi o pezzi di corteccia o sughero, ma anche appesa ad un filo, appoggiata ad un ramo o al centro di un piatto… Questa specie assorbe l’acqua dall’umidità atmosferica attraverso le foglie filiformi. È una specie che ha pochi estimatori perché di difficile mantenimento. Le altre due specie (cyanea e lindenii) sono invece dette “terrestri” perché coltivabili anche in vaso. Tutte le tillandsie hanno foglie in rosette aperte, lunghe 30-40 cm., filiformi e di colore verde scuro o grigio-argento. I fiori sono imbutiformi, si aprono a primavera o in autunno e durano fino a tre mesi. Sono di colore blu-violaceo e solitari o riuniti in infiorescenze a spiga di colore rosa o porpora.

Le tillandsie amano posizione semi-ombreggiata, seppur luminosa, dove non vengono raggiunte da raggi diretti del sole, con temperature di 20-28°C. e umidità atmosferica alta. All’esterno stanno bene appese sotto le fronde di una pianta dalla folta chioma. Le bagnature vanno fatte a mezzo di spruzzatura con acqua poco calcarea (ideale l’acqua piovana). Nelle specie con terra garantire l’umidità del substrato. Nelle specie su tronchi o cortecce bastano nebulizzazioni periodiche. Non vanno concimate nella stagione fredda. Concimare con concimi ricchi di azoto diluiti in acqua di nebulizzazione: una volta al mese da giugno a settembre.

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