Parte la campagna per l’antinfluenzale in Trentino

In Trentino parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale. È possibile vaccinarsi dal proprio medico o pediatra di famiglia oppure nei centri vaccinali dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, prenotando al CUP online o dall’app TreC+. Non ci sono controindicazioni per una co-somministrazione con il vaccino anti Covid-19 aggiornato per la nuova variante di Omicron JN.1.

Per richiamare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in occasione del lancio erano presenti anche i rappresentanti degli ordini delle professioni della sanità, delle organizzazioni sindacali e delle principali realtà sportive trentine, Aquila Basket, Calcio Trento e Trentino Volley, come ogni anno in prima linea a supporto della campagna vaccinale.

“L’influenza può essere una malattia di forte impatto sulle categorie più fragili e anziane e sull’intero sistema sanitario. L’obiettivo della campagna vaccinale – ha evidenziato il direttore generale dell’Apss Antonio Ferro – è ridurre il rischio individuale di malattia, di ospedalizzazione e di trasmissione verso le persone più a rischio di sviluppare complicanze, oltre che di ridurre i costi sociali. Vaccinarsi è un’azione importante per il singolo e un gesto di grande valore etico per l’intera comunità. Voglio infine ricordare come la campagna vaccinale parta oggi in concomitanza su tutto il territorio regionale, grazie alla collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano”.

Maria Grazia Zuccali, direttrice del Dipartimento di prevenzione, si è soffermata sulle categorie per cui è raccomandata l’antinfluenzale e ha riportato alcuni numeri sulla copertura vaccinale della campagna dello scorso anno: “Il target principale sono le persone con più di 65 anni, fascia d’età per cui vorremmo raggiungere la copertura del 75% fissata dal piano nazionale vaccini. Quest’anno c’è grande attenzione anche ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni, spesso veicolo di trasmissione in ambito familiare. Per alcune categorie, in particolare «grandi anziani» e bambini, quest’anno saranno utilizzati vaccini specifici, in modo da andare ad agire in maniera più mirata sul sistema immunitario. La disponibilità di 100 mila dosi – ha chiarito Zuccali – garantirà un’adeguata fornitura a medici, pediatri e centri vaccinali e consentirà di rispondere alle richieste dei cittadini. Lo scorso anno sono state somministrate quasi 99mila dosi di vaccino e la copertura per gli over 65 è stata del 54,4%”.

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