“Il grande cammina con il piccolo, ma un mediocre si tiene a distanza”. Così è stato introdotto a Coredo il noto ottomilista Fausto De Stefani, in una serata organizzata dalla SAT, per parlare del sisma dello scorso anno e approfondire il tema della solidarietà in montagna. De Stefani, che dal 2000 in poi si è dedicato alle popolazioni povere del Nepal, il terzo paese più povero dell'Asia, ha promosso la realizzazione della scuola “Rarahil Memorial” che ospita circa 800 tra bambini e ragazzi e di cui ha parlato in varie occasioni al Festival della Montagna di Trento e al Parco dei Mestieri. Dopo il terremoto del 25 aprile 2015 che ha messo in ginocchio il Paese e provocato anche quattro vittime trentine, Fausto De Stefani con i suoi collaboratori ha aperto le porte della sua scuola che ha resistito bene alle scosse di terremoto; hanno reso un servizio di soccorso alla popolazione, recandosi nei villaggi lontani per portare riso e lamiere per la ricostruzione delle baracche.
La sua attenzione è particolarmente rivolta ai bambini in Nepal ed anche in Italia, i suoi incontri formativi sono spesso rivolti loro spesso con loro: “I bambini non li tradisci, loro è difficile che possano deluderti”. Ed è nei confronti delle nuove generazioni che si è voluto investire con questa scuola in Nepal che accoglie bambini poverissimi che riescono così a studiare ed a formare soprattutto uno spirito critico che servirà loro per la costruzione del loro paese di domani.
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