I volontari che insegnano l’italiano agli stranieri a Ledro

Sono già una quarantina gli iscritti ai corsi di italiano organizzati dalla Caritas, da Ledro Solidale e da Cooperativa Arcobaleno tra le sedi di Tiarno di Sopra e Locca. E soprattutto sono tante le volontarie e i volontari pronti a insegnare l’italiano, ex insegnanti ma non solo: c’è anche qualche giovanissima che, nata e cresciuta in Italia da genitori arrivati qualche tempo fa, padroneggia pure la lingua di chi è arrivato da poco, una carta in più per la didattica.

Un progetto riuscito, che Fondazione Ledro sostiene con convinzione. Spiega il presidente Claudio Collotta: “Ci sono due esigenze a cui diamo risposta: quella di chi si impegna per integrarsi e quella delle aziende che offrono lavoro. Gli imprenditori con cui ci siamo confrontati ci hanno confermato che la conoscenza della lingua è fondamentale per imparare il mestiere, rapportarsi proficuamente e garantire la sicurezza. Bravissimi i volontari, il grazie va a loro. Abbiamo chiesto che ci presentassero un progetto organico, che abbiamo trovato convincente e i numeri sono eloquenti”.

Il presidente della Cassa rurale di Ledro, Marco Baruzzi: “Abbiamo accolto con piacere la richiesta di Caritas e Fondazione di fare la nostra parte. Per la ‘Cassa’ è importante investire sul territorio, sulle persone, garantire integrazione a questi nuovi cittadini ledrensi. Un processo che, tra le altre cose, favorirà anche un positivo scambio culturale”.

Anna Maria Santolini si fa portavoce dei volontari: “Imparare la lingua dà l’opportunità di integrarsi a livello lavorativo e sociale. Qui ci sono giovani, operai, badanti: ognuno ha una propria storia e va seguito per trovare i metodi giusti di insegnamento e motivazione. Ogni volontario porta quello che può: chi ha una sera a settimana e chi di più, c’è chi propone attività collaterali per aumentare il coinvolgimento. Grazie alla Fondazione per il sostegno economico ma anche perché mostra che qui c’è una comunità che ci crede e ha capito un bisogno. Da quest’anno abbiamo anche una formatrice che segue noi volontari”-

Le lezioni si svolgono le sere di lunedì e mercoledì e il pomeriggio di giovedì. Ogni lezione prevede poi classi suddivise, perché variegatissimo è il livello di partenza: da chi conosce solo la propria lingua e magari è analfabeta, a chi invece padroneggia già il parlato ma vuole migliorare in lettura e scrittura per potersi confrontare meglio coi figli che, nel frattempo, frequentano le scuole qui.

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