Riva del Garda, la centrale di Maroni apre le porte

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Dopo l’allestimento pilota di Santa Massenza,  ad oggi visitata da cicca 17  visitatori, da domani anche la centrale idroelettrica di Riva del Garda apre le porte al pubblico.  

L’iniziativa si inserisce in un progetto unico in Italia, che coinvolgerà in futuro anche altri impianti e altre vallate; si tratta di un circuito denominato “Dolomiti Hydrotour” volto a valorizzare e far conoscere gli impianti idroelettrici del Trentino e permettere a tutti di vedere da vicino come l’energia dell’acqua diventa energia per la vita di tutti i giorni.

Costruita tra il 1925 e il 1929, la centrale di Riva del Garda è uno dei primi impianti idroelettrici realizzati in Trentino.

Un progetto molto audace per la sua epoca, basti pensare che vi furono installate turbine tra le più grandi allora esistenti.

Una centrale monumentale, un imponente palazzo realizzato in riva al lago di Garda su progetto dell’architetto Giancarlo Maroni, al quale Gabriele D’Annunzio aveva già affidato la realizzazione del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera.Dopo essere passata negli anni Sessanta, a seguito della nazionalizzazione del settore elettrico, all’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica, la centrale è stata oggetto durante gli anni Novanta di importanti interventi di rinnovo tecnologico, finalizzati a migliorarne l’efficienza. Dal 2008 l’impianto di Riva del Garda è diventato nuovamente trentino ed è di proprietà di Hydro Dolomiti Energia. Sarà possibile visitare la centrale tutti i giorni alle 15, i fine settimana alle 10 e alle 17.  
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