È stato per molti anni un volto familiare anche a molti trentini quello del fondatore di Radiopace e poi di Telepace, don Guido Todeschini, morto oggi pomeriggio a Verona all’età di 88 anni.
Negli anni Settanta dalla collina di Cerna, dove si recava da giovane prete ad assistere i campi estivi dei giovani, aveva fondato presso Casa Gioiosa i primi studi dell’emittente radiofonica e televisiva veronese diffusasi poi in tutto il mondo con una sede anche a Trento (divenuta poi autonoma dal punto di vista gestionale e amministrativo) e anche a Roma.
Don Todeschini ne era l’anima, il volto, l’organizzatore e anche il finanziatore vista la grande attività rivolta alla richiesta di contribuiti da parte dei fedeli o di privati.
Don Guido conduceva anche personalmente rubriche di catechesi e di formazione. Celebre era diventata la sua rubrica Linea Aperta, in dialogo con i telespettatori così come le sue lunghe dirette alla vigilia di Natale. Con Papa Wojtyla ha viaggiato in quasi 140 nazioni, documentando con le telecamere dell’emittente molti viaggi apostolici.
Un ricordo trentino di don Guido risale alla visita di Giovanni Paolo II a Trento quando l’emittente documentò l’evento e l’elicottero papale sorvolò la collina di Cerna prima di tornare in Vaticano.
I funerali saranno celebrati dal vescovo di Verona Domenico Pompili venerdì 11 ottobre alle 10 in Cattedrale a Verona: sarà quindi sepolto nel cimitero di Cerna, vicino alla “sua” Telepace.
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