I fasti asburgici di Levico Terme

Lo stemma di Levico Terme

In dialetto diventa Lévego. È documentato che già nel 1184 era Levigo che riflette il nome latino Laevicus. Nel 1184 papa Lucio III confermava al vescovo di Feltre la proprietà eidirittiinValsugana.Nel1207lazona fu ceduta alla casa d’Austria e da allora dipese politicamente dal vescovo di Trento. Levico Terme è centro turistico, culturale e scolastico importante. Mantiene intatto il suo aspetto ottocentesco conferitole da alcuni grandi alberghi. Nel centro storico si trova il palazzo delle Terme con il magnifico parco impreziosito da villa Paradiso. La parrocchiale è dedicata al Redentore. L’economia poggia su turismo, agricoltura, artigianato e attività industriali.

Lo stemma antico è stato adottato in epoca fascista (31 gennaio 1929): d’azzurro a tre colonne d’ordine dorico di calcare rosa al naturale poste una accanto all’altra, cimato da un crescente montante figurato d’argento, accollate ad un ramo di alloro ed uno di olivo, fruttati, al naturale, decussati, legate da una lista bifida svolazzante, d’argento, con la scritta “Pax” in nero. Corona murale di città. Ornamenti di Comune con fronde di alloro e quercia. Motto: “Donec auferatur luna” in nero su un breve d’argento.

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