Il sistema di welfare trentino viene guardato come modello da chi sta fuori dalla nostra provincia. In positivo e in negativo. Dentro e fuori ci fanno notare che spesso le coperture garantite hanno pochi uguali nel resto d’Italia. Parallelamente ci si fa notare che c’è chi di queste coperture e sostegni negli anni ha approfittato. Bene, riallacciandomi alla parte iniziale del recente editoriale di Piergiorgio Franceschini (“Fatti, non ideologie”, V.T. n. 46/2015) prendo atto e confermo che è oggettivo che nel nostro sistema sociale ci sia, e soprattutto ci siano state, delle storture che vanno sanate.
Da anni il sindacato è impegnato attraverso la concertazione con le parti sociali datoriali e con le istituzioni a costruire un welfare territoriale innovativo, modellato sul principio cardine della condizionalità: si sostiene e si supporta chi si mette in gioco. Un valore per il nostro welfare e per la nostra comunità, proprio perché non è ammissibile che ci sia chi di sostegno sociale “campa” rinunciando a mettersi in gioco. È in questa direzione che ci siamo impegnati, abbiamo proposto e ottenuto nelle revisioni dei parametri Icef che contasse di più il lavoro femminile con una detrazione che incentiva le donne a cercare un’occupazione. Idem sul fronte delle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori.
È col principio di condizionalità infatti che il sistema di welfare si evolve dall’assistenzialismo classico ad un concetto più equo e giusto di sostegno alle persone nella parentesi della difficoltà, supportandoli anche ad uscire dalle criticità. Il che vuol dire mettere in campo politiche di formazione e riqualificazione. Siamo consapevoli che ciò richiede uno sforzo più grande, ma è così che anche le politiche sociali diventano un investimento per qualificare l’intera collettività.
Proprio perché crediamo con convinzione in un welfare territoriale efficiente e innovativo ben vengano i suggerimenti sulle storture da sanare, nella consapevolezza che il lungo percorso di revisione del welfare in Trentino è già realtà con il contributo importante di tutte le parti sociali.
Franco Ianeselli
segretario generale Cgil del Trentino
Lascia una recensione