Sarà premiato domenica 8 giugno il cardiologo roveretano Gino Gerosa, vincitore del premio “Trentino dell'anno” promosso dalla rivista Uomo Città Territorio. Riconoscimenti per le altre sezioni sono andati al giovane baritono Giulio Mastrototaro (Un personaggio per il futuro), all'architetto Sergio Giovanazzi (Una vita per la cultura e la conoscenza), al Fai (Associazione per la collettività), a Ferdinando Tonon (Una testimonianza della storia). Nella categoria "In loving memory" si ricorderà Paola de Manincor.
Il vincitore Gino Gerosa, nato a Rovereto, si è laureato in Medicina e Chirurgia a Verona specializzandosi in Cardiochirurgia. Ha lavorato a Londra per due anni sotto la guida del professor Donald Ross, poi, rientrato in Italia, all’Ospedale di Verona. Nel 2000 è diventato professore associato di Cardiochirurgia presso la facoltà di Medicina di Padova. Suoi molti primati: nel dicembre 2001 ha eseguito il primo intervento in Italia di rivascolarizzazione miocardica a cuore battente attraverso l’endoscopia con il sistema robotico; nel marzo 2002 ha effettuato la prima applicazione clinica di trapianto di cellule staminali autologhe prelevate dallo stesso paziente e iniettate nel cuore a torace aperto come terapia per l’insufficenza cardiaca post-ischemica. Nel 2003 ha eseguito il primo trapianto in Italia di cuore artificiale Incor 1, e nel 2004 il primo intervento in Italia utilizzando un sistema robotico per il trattamento della fibrillazione atriale isolata. Nel febbraio 2003 è diventato Direttore del Centro di Cardiochirurgia “V.Gallucci” dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova.
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