Lodato il Progettone (“Un’esperienza importante”), il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ai microfoni di radio Trentino inBlu plaude alla collaborazione tra Provincia Autonoma di Trento e Inps: “E’ un esempio d’avanguardia, collaborazioni di questo tipo si potrebbero riproporre a livello nazionale”. E poi, sollecitato, esprime il suo pensiero sulla questione dei vitalizi ai politici. Rispetto alla quale, la Regione Trentino – Alto Adige è intervenuta con decisione, suscitando qualche mal di pancia. Boeri riconosce che, per l’entità delle cifre, si tratta di interventi che hanno valore poco più che simbolico, ma “anche i simboli hanno un valore”. “Penso – dice – che anche al di là dei simboli bisogna intervenire. Il punto è che i vitalizi sono delle pensioni, bisogna chiamarli come tali, e quindi devono essere sottoposti a dei trattamenti che siano uguali a quelli degli altri lavoratori. E questo deve valere non soltanto a flusso, cioè sui nuovi vitalizi, ma anche sui trattamenti che sono già oggi in essere”. E questo esula dai poteri del presidente dell’Inps? “Ah, certamente! Sono tutti interventi che devono essere fatti con delle norme legislative. Noi possiamo solo fare delle proposte”.
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