Il caso Deloitte approda oggi in aula del Consiglio provinciale di Trento.  Le comunicazioni chieste dal presidente Dorigatti, su sollecitazione delle minoranze, sulla vicenda Deloitte e sui rapporti con la Provincia, verranno fatte dopo la discussione delle question time perché il Presidente Rossi, al momento dell’inizio dei lavori, non era presente in Aula in quanto occupato nelle cerimonie del 4 novembre. Sull’argomento Maurizio Fugatti (Lega nord) ha aperto la seduta denunciando con fermezza il fatto che le interrogazioni sulla Deloitte, come promesso da Rossi nei capigruppo lunedì scorso, non sono ancora arrivate e il termine fissato era quello di venerdì scorso. “Un fatto gravissimo – ha detto – perché si aspettano da un anno risposte su un fatto così delicato.

Giacomo Bezzi (FI) ha ricordato che sono 13 le interrogazioni sulla Deloitte e ci si aspetta giustamente una risposta.

In merito all’inchiesta su Deloitte e Trento Rise, finiti nel mirino della Procura della Repubblica per la maxi consulenza da 7 milioni e mezzo di euro, Fausto Giunchiglia, ex presidente di Trento Rise, uno degli indagati, ha depositato una lunga memoria, chiedendo di essere sentito da ministero. Questa settimana scadono infatti i termini per la presentazione da parte delle sei persone conivolte nell’inchiesta della propria versione dei fatti, prima dell’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

Stamani Alla seduta del Consiglio provinciale ha assistito una folta rappresentanza di presidenti e dirigenti di Rssa per anziani del Trentino. La silenziosa partecipazione dagli spazi per il pubblico esterni all’emiciclo intende attirare l’attenzione dell’assemblea legislativa sulle problematiche emerse nei giorni scorsi e relative alla possibile riorganizzazione dell’intero settore, non esclusa l’ipotesi di creare un’unica azienda a livello provinciale per la gestione delle case di riposo.

All’esterno di palazzo della Regione è presente invece un picchetto Fiom Cgil, in attesa dell’incontro fissato alle ore 13 dal presidente Dorigatti tra i consiglieri provinciali e una delegazione in rappresentanza dei lavoratori di Informatica Trentina e dell’azienda Decsit, di cui la prima ha dismesso le quote di partecipazione societaria.