Le uova di cioccolato, si sa, fanno felici tutti i bambini che le ricevono a Pasqua, ma in questo caso possono regalare speranza ai piccoli malati di neuroblastoma.
Per la prima volta la campagna solidale “Cerco un Uovo Amico” promossa dall’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma onlus entra nelle sedi dell'Università di di Trento.
“L’obiettivo – spiega il rettore Paolo Collini – è quello di sensibilizzare la cittadinanza nella raccolta di fondi per finanziare la ricerca scientifica, che viene condotta anche presso i nostri laboratori del CIBIO (Centro di Biologia Integrata) su un tumore maligno, subdolo e aggressivo, prima causa di morte per malattia, dopo le leucemie, per bambini e bambine in età prescolare”.
Il neuroblastoma è un tumore dell’infanzia che ha origine nel sistema nervoso simpatico e si presenta nella maggior parte dei casi con metastasi allo scheletro e al midollo che rendono la malattia molto grave e aggressiva. “Ogni anno in Italia vengono diagnosticati dai 120 ai 130 nuovi casi – interviene Alessandro Quattrone, direttore di CIBIO – dato l’esiguo numero, che non toglie nulla alla tragedia familiare, si crea un problema in termini di sviluppo di farmaci e di investimenti da parte delle case farmaceutiche. Il neuroblastoma rappresenta il 10% di tutti i tumori maligni dei bambini che è di gran lunga il tumore più frequente nei primi 5 anni di vita con un età media alla diagnosi di circa 2 anni; inoltre più della metà dei tumori diagnosticati nel periodo neonatale (cioè nel primo mese di vita) sono Neuroblastoma”.
Un tumore complesso e imprevedibile. Una “brutta bestia” viene definito tra chi ne è coinvolto. Spesso il male non viene riconosciuto dai primi sintomi, simili a quelli di una semplice influenza, e quando si giunge alla diagnosi esso si presenta in fase già avanzata con metastasi frequenti e precoci, che colpiscono ossa, linfonodi, fegato e midollo osseo. Per aumentare le speranze di guarigione dei piccoli ammalati nel 1993 è nata l’Associazione Italiana per la lotta al Neuroblastoma, che, tramite la sua Fondazione, finanzia la ricerca scientifica. “E’ nata per volontà di un gruppo di genitori e degli oncologi che ne curavano i figli malati, presso l’Istituto G. Gaslini di Genova – racconta la presidente Sara Costa –
e con l’aiuto di tutti i suoi sostenitori l’Associazione in questi anni ha donato oltre 20 milioni di euro alla ricerca scientifica per finanziare progetti di ricerca di eccellenza e protocolli sperimentali grazie ai quali la sopravvivenza dei bambini malati è passata dal 30% dei primi anni Ottanta all’attuale 65/70% nei casi meno aggressivi. Purtroppo nei casi più gravi che sono anche i più frequenti (con metastasi a scheletro e midollo) siamo ancora solo al 30%. Anche se molto è stato fatto, abbiamo ancora bisogno dell’aiuto di tutti”. L’incremento della sopravvivenza, infatti, dipende dai progressi della ricerca scientifica, della diagnosi precoce e di terapie sempre più personalizzate e a misura di bambino. “Attraverso l’impiego di attrezzature robotiche di ultima generazione – precisa Quattrone – puntiamo a trovare dei farmaci nuovi che possano colpire efficacemente il tumore prolungando la vita nei bambini affetti dalla forma di malattia ad alto rischio. Le indagini si sono concentrate sul cosiddetto ‘riposizionamento’ di farmaci in uso per altre patologie, e oggi sono in fase di studio due molecole che potrebbero contribuire come terapia aggiuntiva”.
Scegliere le uova di cioccolato “Cerco un Uovo Amico” significa quindi garantire continuità all'attività dei ricercatori e salvare la vita di tanti bambini.
Le uova di Pasqua solidali potranno essere ritirate, a fronte di una donazione, a partire dal 27 marzo presso le sedi dell’Università di Trento, negli orari di apertura. Possono inoltre essere richieste direttamente all’Associazione Neuroblastoma negli stand che saranno allestiti durante i fine settimana nelle piazze di Trento oppure online sul sito www.neuroblastoma.org.
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