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Il gran caldo e la mancanza di precipitazioni potrebbero portare ad una scarsità di acqua. Anche nel capoluogo trentino l’approvvigionamento dell’acquedotto è calato. I consumi, secondo quanto rilevato dal gestore Dolomiti Reti, sono saliti del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per questo il Comune invita i cittadini a limitare i consumi d’acqua potabile – su tutto il territorio comunale e nell’intero arco delle 24 ore – ai soli usi domestici ed igienico-sanitari, evitando sprechi e l’irrigazione di orti e giardini.
In alcuni Comuni trentini – Civezzano, Ala, Comano Terme, nel Bleggio e a Storo – sono state emesse ordinanze di divieti di uso dell’acqua potabile per l’irrigazione, in altri centri il divieto prevede deroghe a fasce orarie. Sotto osservazione i corsi d’acqua, torrenti e laghi che alimentano l’irrigazione per le colture.
La protezione civile provinciale non parla di emergenza siccità e conta sull’arrivo della pioggia prevista sabato prossimo. Ai nostri microfoni l’ing. Gianfranco Cesarini Sforza vice capo della protezione civile (Ascolta audio qui sotto)
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