Dopo la neve al Passo San Pellegrino, l’ingresso nell’Agordino. La tradizionale gita di Vita Trentina quest’anno si è svolta a Canale d’Agordo, il paese dove nacque papa Paolo Giovanni I, al secolo Albino Luciani.
Accolti dal direttore del Museo Albino Luciani Loris Serafini e dalla guida Laura Busin, oltre che dal parroco di Canale d’Agordo don Vito de Vido, i partecipanti hanno visitato anche la casa natale di papa Luciani e la chiesa del paese con l’altare in legno realizzato da Dante “Moro” Murer per raccontare la storia del pontefice “dei 33 giorni”, inaugurato in occasione della visita a Canale d’Agordo di papa Giovanni Paolo II del 1979. Nell’altare sono intarsiate le figure di papa Luciani e di Gesù, che con una mano gli consegna le chiavi di Pietro, mentre con l’altra regge la mano di papa Giovanni Paolo I per aiutarlo a sostenere il peso dell’incarico.
La prima catechista di papa Luciani fu la madre, Bortola Tancon, a cui papa Albino – che se non fosse diventato prete, disse, avrebbe voluto fare il giornalista – dedicò il suo primo libro. Un libro sul catechismo.
Nel cortile della casa di famiglia di padre Luciani si trova la statua che lo raffigura con la bimba argentina guarita da una grave malattia a Buenos Aires nel 2011 grazie all’intercessione di Giovanni Paolo I. Per questa ragione è stata promossa (e portata a termine) la causa di beatificazione del Papa dei 33 giorni.
Dopo un pranzo alla Casa Alpina Sacro Cuore, il gruppo ha proseguito con una visita alla Valle di Gares, a pochi passi dall’altopiano della Rosetta e dalle Pale di San Martino.
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