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Si chiama “Kibo” ed è un taccuino interamente artigianale realizzato dai richiedenti protezione internazionale accolti a Trento.
Il taccuino è frutto di un laboratorio artigianale allestito alla Residenza Brennero in un percorso di valorizzazione del tempo libero e acquisizione di abilità lavorative con i richiedenti protezione internazionale, promosso dalla Provincia autonoma di Trento (attraverso il Cinformi) in collaborazione con la cooperativa Kaleidoscopio.
Kibo è disponibile in 3 formati e i prezzi vanno dagli 8 ai 10 euro. I materiali di recupero utilizzati per realizzarlo sono filo di lino, carta riciclata auto-prodotta, camere d’aria, inserti fatti con scarti di tessuto, fogli recuperati, matite e vecchi colori riutilizzati e tagliati.
Kibo è il nome del cratere sommitale del monte Kilimangiaro, la vetta più alta d’Africa. Si è voluto quindi associare al taccuino un nome evocativo che parli di spostamento, vitalità, viaggio, natura e possa collegare idealmente i monti del Trentino a quelli di un continente da cui provengono molti fra i richiedenti protezione internazionale.
Per la commercializzazione del taccuino è stato predisposto uno specifico spazio nel punto vendita del negozio Mandacarù di Piazza Fiera a Trento
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