Una nuova mostra d’arte prenderà vita, da mercoledì 18 settembre, negli spazi dell’Atelier Benigni degli Editori, in via Belenzani 51, a Trento. Si intitola “Le trame del mondo” ed ospiterà, fino al prossimo 30 ottobre, le opere di Margaret Nella, artista nata a Brighton, nel Sussex (UK), da genitori italiani, che fin dalla tenera età si è dedicata alle arti manuali, in particolare al cucito, e oggi vive e lavora a Pinzolo.
“All’origine della trama c’è il gomitolo. Il filo si avvolge per poi srotolarsi ciclicamente: è una raffigurazione archetipica di straordinaria suggestione e diffusissima, dai graffiti primordiali ai tappeti orientali. Il filo, come il gomitolo di Arianna, collega tutti gli aspetti dell’universo. E non solo. Unisce anche le varie sfere intime – dell’Io, del Sé – in rapporto con il mondo. Cucire vuol dire imbastire, collegare, congiungere, connettere, unire. O tentare di tenere assemblato il mondo intimo con l’esteriorità, come fece Penelope nel tentativo di padroneggiare il proprio destino. Non dimentichiamo poi che l’arma della magia è il vincolo, la corda, il laccio: è il gomitolo che diventa trama che affascina, ammalia e paralizza. È il filo del destino che unisce alla vita per legare poi alla morte. E i nodi proteggono dalla dispersione, dalla fascinazione della disgregazione e del disorientamento”, spiegano gli organizzatori dell’esposizione, curata da Fiorenzo Degasperi.
“Il gomitolo è un occhio che ti osserva oppure è il sole che nasce e muore. Trasformato in filo e cucito diventa trama: uno schema geometrico, talvolta asimmetrico, che come un mandala deve essere percorso, a ritroso oppure in avanti, di lato, in basso oppure in alto. La trama è un labirinto e Teseo lo sapeva quando chiese ad Arianna il famoso filo. Storicamente l’elemento tessuto ha sempre attirato gli artisti, dalle avanguardie storiche a quelle degli anni Settanta dove il tessuto diviene corpo. Come il significato fondamentale del mito è quello di mettere ordine nelle cose, per uscire dal caos, così i legami non necessariamente limitano e costringono, ma, tracciando i confini, offrono ordine, misura e senso; segnano un percorso, rappresentano un appiglio, un approdo, forse… Per non farci perdere la rotta”.
Margaret Nella dal 2000 fa parte di QuiItalia, l’associazione italiana di quilting e lavori ad ago, e con loro negli anni espone sia in Italia (Bergamo, Torino, Isola d’Elba, Milano) che all’estero (Francia). Tra le collettive si ricordano Texpoart (Iasi, Romania, 2011), Verona Tessile a Verona (2019/20), Onca Gallery a Brighton (2016), AIPI Visual Art a Rovereto (2019), Trame d’autore a Chieri (To), JJC Center in Connecticut (USA, 2019), Festival of Quits a Birmingham (UK, 2019/20).
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