E quest’anno la manifestazione “Euromediterranea” si svolgerà in Bosnia: a 20 anni dal genocidio, nel ricordo di Alex Langer
Bruxelles – Europa, Alto Adige, Bosnia, sono concetti, non solo geografici, che hanno caratterizzato la vita e l’attività di Alexander Langer, di cui ricorrono, fra poche settimane, i vent’anni della morte. Lo scorso 3 giugno la Fondazione Alexander Langer ha partecipato presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles all’evento “Alexander Langer, 20 years after. A visionary witness of our time”. All’incontro, presieduto dalla presidente dei Verdi europei Rebecca Harms, da Edi Rabini, presidente della Fondazione Langer, e dalla Segretaria generale del Gruppo Vula Tsetsi, hanno partecipato, tra gli altri, Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, il ministro degli esteri italiano Paolo, Gentiloni, Claudia Roth, già co-presidente dei Grünen, Adriano Sofri e Florian Krombichler, deputato sudtirolese. Un breve spazio è stato dedicato alla presentazione di alcune associazioni destinatarie del Premio Internazionale Alexander Langer: Bordeline Sicilia, rappresentata da Giovanna Vaccaro per il 2014, e l’Associazione Adopt Srebrenica, con Merka Duraković e Nemanja Zekić, (edizione 2015). Quest’ultima associazione ci porta direttamente in Bosnia, dove quest’anno si terrà la tradizionale manifestazione Euromediterranea, promossa dalla Fondazione Langer, dall’associazione Tuzlanska Amica e dal Forum dei Cittadini di Tuzla. In occasione della commemorazione a Bruxelles è stata inaugurata anche la mostra in lingua inglese “Alexander Langer: dal Sudtirolo a Srebrenica”.
In questi giorni la Bosnia è tornata al centro del’attenzione mondiale anche per la visita, sabato scorso, di Papa Francesco a Sarajevo, all’insegna del grido “mai più guerra”.
Per la prima volta, dunque, Euromediterranea si svolge nel Paese balcanico. “La coincidenza di due importanti ventennali, quello della scomparsa di Alex Langer e quello del genocidio di Srebrenica – spiegano alla Fondazione Langer – ci ha portati a creare un percorso che unisce la riflessione sull’impegno e la figura di Langer, al lavoro svolto negli ultimi dieci anni dalla Fondazione in Bosnia. Torneremo per le strade che Langer aveva percorso dal 1991 per cercare di fermare una guerra che appariva ogni giorno più feroce, e lo faremo insieme a molti interlocutori locali e internazionali che oggi lavorano per promuovere dialogo e convivenza in Bosnia e nel resto d’Europa. Soprattutto avremo modo di interagire con le ragazze e i ragazzi di Adopt Srebrenica, che dal 2005 lavorano per aprire spazi dedicati al libero confronto fra storie e culture diverse e alla riflessione sul futuro della città”.
Proprio loro, i ragazzi di Adopt Srebrenica sono i destinatari del Premio Internazionale Alexander Langer 2015, “per l’impegno profuso quotidianamente nella promozione del dialogo interetnico in uno dei contesti più complessi della ex Iugoslavia. Ma anche per la grande capacità sviluppata in questi anni di coinvolgere un pubblico locale, italiano e internazionale nella riflessione su una parte fondamentale della storia europea”.
Il programma di Euromediterranea 2015 si rivolge a un pubblico di tutte le età, cercando di offrire percorsi di conoscenza diversi a seconda delle esperienze di ognuno.
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