“Ho sempre apprezzato la bontà dei pomodori datterini che un amico ogni anno mi regala… Quelli di quest’anno erano duri, senza sapore e preda delle cimici. Vi chiedo se si possono mangiare”.
Lorenza
Diciamo innanzitutto che i pomodori sono mangiabili, ma ovviamente dopo aver eliminato le parti dure e suberose della polpa causate dalle punture delle cimici. Quest’anno il fenomeno si è manifestato con particolare intensità. I danni sono dovuti all’attività trofica di questi piccoli insetti, due in particolare: la cimice verde (Nezara vuiriudula) e quella ben più dannosa, cimice marmorata o asiatica (Halymorphahalys) che tanti problemi stannoc ausando anche su altre orticole, melanzana, cetriolo, zucchino e sulla frutta (mele, pere, ecc.). Questi insetti hanno un apparato boccale di tipo pungente-succhiante. La loro saliva immessa nel frutto che pungono causa la comparsa su pomodori di macchie giallastre o marrone e se esse interessano i frutti ancora in via di formazione ne causano una crescita deformata. Le punture sui fusti causano l’appassimento delle parti soprastanti (patata, fagiolo). Interessante il fatto che le cimici non assumono la linfa delle piante che colpiscono come avviene invece per i pidocchi o afidi. Il danno è dovuto alla loro saliva che iniettano nel frutto. Per prevenire la diffusione delle cimici è importante adottare alcune misure preventive come controllare regolarmente i pomodori per verificarne la presenza, rimuovere e distruggere tutti i frutti e le piante infestate e se necessario utilizzare insetticidi specifici. Innanzitutto, è importante mantenere l’orto in ordine e curato eliminando le erbacce e le piante infestanti sulle quali le cimici trovano rifugio. Tra i mezzi di prevenzione si può ricorrere alle reti protettive con le quali coprire le piante di pomodori facendo sì che gli insetti non possano raggiungerli. Buona idea è piantare piante repellenti quali menta e lavanda o usare insetticidi naturali quali olio di Neem, macerati di ortica, zeolite o sapone potassico. Dovendo ricorrere a insetticidi chimici si consiglia l’uso di quelli a base di piretro (Delta e Cipermetrina), azadiractina e simili, tutti a basso impatto ambientale e comunque sempre dopo aver letto attentamente l’etichetta dei singoli prodotti. L’intervento deve colpire le forme giovanili in quanto gli adulti risultano scarsamente sensibili agli insetticidi.
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