Poplar: musica ed eventi al di fuori della geografia

Si prevede il tutto esaurito per le serate musicali del Poplar Festival, che dal 2017 anima il settembre di Trento con concerti di livello internazionale

Impossibile condensare in un articolo la vastità del programma dell’edizione 2024 di Poplar, che dal 12 al 15 settembre porterà sul Doss Trento, e nella piazza di Piedicastello sottostante, una lunghissima serie di artisti internazionali e personalità della cultura.

“No Geography” è il titolo scelto quest’anno, a significare i tanti aspetti evolutivi del Festival”, ha spiegato durante la presentazione il direttore artistico Luca Bocchio: “Rappresenta l’apertura sia negli aspetti più pratici, come la grande quantità di artisti internazionali presenti, che nella tendenza ad aprirsi che abbiamo noi come generazione, e che Trento ha come città”. Due gli spazi in cui si svilupperà l’evento, in stretta connessione, e due gli ambiti: sul Doss Trento le quattro serate animate dalla musica di oltre 40 gruppi e musicisti, distribuiti su ben due palchi. In piazza, invece, durante i pomeriggi del Festival, la collaudata rassegna culturale Poplar CULT!.

Musica in primo piano, quindi, con artisti di rilevanza internazionale come il tedesco Apparat o gli svedesi Yung Lean e Viagra Boys ,due dei progetti più interessanti del decennio. Dall’Inghilterra arriva invece la musica dream-pop dei Mount Kimbie, così come la festa psichedelica delle londinesi Los Bitchos e lo show, tra dance, punk e klezmer dei Fat Dog. Folta la pattuglia che, nei generi più diversi, rappresenterà l’Italia, a partire dagli I Hate My Village, ovvero il supergruppo composto da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Alberto Ferrari (Verdena), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle), oppure Fulminacci, che torna sul palco di Poplar dopo l’esordio del 2019, e le armonie del cantautore siciliano Marco Castello. Come ogni anno ci sarà spazio anche per i progetti musicali della Regione, anche grazie alla solida collaborazione con UploadSounds. Ecco quindi in cartellone i trentini Felix Lalù, Emilio Paranoico, i Light Whales, gli HRTBRKR e Cheyenne, mentre da Bolzano arrivano i Tu Sabes e Leevio.

Mostre, dibattiti, talk e workshop sono gli ingredienti che, nei quattro pomeriggi, comporranno il programma di Poplar CULT!, per offrire alla cittadinanza strumenti e spunti utili non solo ad interpretare il presente, ma anche ad intervenire con consapevolezza sui temi dell’attualità. Protagonisti degli incontri giornalisti, autori, storici, scienziati, artisti e divulgatori, come Daria Bignardi, che presenterà il suo studio attorno ai temi del carcere, Randa Ghazy e Paolo Turrini, che parleranno di Palestina e media, o ancora lo scrittore e volto televisivo Edoardo Camurri che dialogherà con Inchiestagram (Daniele Zinni) su realtà e linguaggi a partire dai meme. Con loro, e con i tanti altri nomi a comporre il ricco calendario di appuntamenti, in piazza a Piedicastello ci saranno numerose associazioni giovanili e universitarie. L’ingresso agli incontri di Poplar CULT! è gratuito e senza necessità di prenotazione. I biglietti per accedere ai concerti, il programma completo e tutte le informazioni sono su www.poplarfestival.it.

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