È stato il lombrdo Andrea Prandi a dominare la sesta edizione de “La Direttissima”. Il 26enne carabiniere bormino ha impiegato poco più di un’ora e mezza a coprire i 12,7 chilometri (con ben 2.053 metri di dislivello) da Piazza Duomo, nel cuore di Trento, a Cima Palon, la vetta del Monte Bondone.
A completare il podio, due trentini, ovvero Thomas Guadagnini (Dolomitica), staccato di 6’23”, e Gabriele Fedrizzi (Maddalene Sky Team), che ha accusato un ritardo di 10’06”.
Più combattuta la lotta per il primato al femminile: ad esultare è stata la padrona di casa Francesca Perrone (Atletica Rotaliana), che ha chiuso in 2’02”19 precedendo di 45 secondi Marianna Tavonatti (Atletica Clarina) e di oltre 14’ Pamela Peretti (Trentino Running Team).
Ha offerto spettacolo anche la K1000, competizione più breve che prevedeva uno sviluppo di 9,6 km e 1.456 metri di dislivello, compresi fra la città di Trento e località Vason sul Monte Bondone. Qui a trionfare è stato il 19enne Erik Canovi, pure lui valtellinese, ma portacolori del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, che completando il percorso in 1h08’28” ha rifilato 2’10” a Mattia Baldo (Atletica Trento) e 2’32” a Simone Costa (Atletica Rotaliana). La prima donna a presentarsi a Vason – come due anni fa – è stata la classe 1977 Annelise Felderer (Sarntal Raiffeisen), che ha bloccato il cronometro sul tempo di 1h21’59”, con Elisabetta Broseghini che ha tagliato il traguardo meno di due minuti dopo (1h23’37”).
Nella K1000 Women, prova verticale che rispetto alla K1000 proponeva una variante finale, ricalcando nei pressi di Vason il tratto percorso anche dalla K2: in questa gara ha furoreggiato la classe 1990 Sophie Maschi (Bozen Raiffeisen), che con il tempo di 1h31’18” ha fatto il vuoto, lasciando a circa 20 minuti Michelle Ferrazza (1h51’04”) e Alexa Callovini (1h51’56”).
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