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Con 21 sì, 6 no (Borga, Civettini, Fugatti, Fasanelli, Degasperi, Bezzi) e 5 astenuti (Giovanazzi, Simoni, Viola, Zanon, Bottamedi) è stato approvato il disegno di legge Daldoss sulla riforma istituzionale.
L’assessore Daldoss ha ringraziato la struttura, la maggioranza anche se ci sono state diversità di vedute, e la minoranza. “Una legge che – ha detto – non ho mai considerato epocale. Ma che dà una base definita e chiara per chi affronterà le elezioni amministrative. Rivolto alle obiezioni di Rodolfo Borga, che vede nell’obbligo della gestione associata la morte lenta dei piccioli comuni, ha detto che non si vogliono obbligare le fusioni ma fare in modo che i cittadini possano esprimersi democraticamente.
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