Confronto sulle politiche per il benessere della famiglia, che fanno crescere tutta la comunità
RONCEGNO TERME – La mente è come un paracadute, bisogna aprirla ed avere il coraggio di uscire dagli schemi. E' il messaggio che arriva alla società trentina dai Comuni “amici della famiglia”, certificati cioè da “Family in Trentino”, riuniti nel Salone delle Feste del Palace Hotel di Roncegno. Il dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, Luciano Malfer, citando ancora Albert Einstein, ha invitato i trentini a liberarsi dai pregiudizi, dai tanti limiti e a lanciarsi di più senza remore e timori verso l’innovazione. Oggi il 48% della popolazione residente in Trentino vive in un territorio certificato “amico della famiglia”. Sono 52 i Comuni certificati, in tutto oltre 196 mila cittadini ed altre 37 amministrazioni comunali hanno già espresso interesse ad avviare la procedura di acquisizione. Tra loro, entro la fine dell’anno, anche il capoluogo Trento. “Entro il 2014 – ha sottolineato Malfer – tre quarti del Trentino avrà aderito alla nostra iniziativa”.
La giornata ha costituito un motivo di confronto sulle politiche comunali per il benessere della famiglia, che si caratterizza sempre più per essere la matrice della crescita sociale ed economica, eco di attrattività turistica e fattore di crescita del capitale umano. A fare gli onori di casa c’erano il sindaco di Roncegno, Mirko Montibeller, e il presidente del Consorzio dei Comuni trentini, Paride Gianmoena.
Entro la fine dell’anno saranno 89 i Comuni trentini “amici della famiglia”. Risultano già attivi 11 distretti famiglia con 360 soggetti aderenti, sia pubblici sia privati. Tante le certificazioni nella Comunità Valsugana e Tesino, in Val di Non, in Val di Sole e nelle Giudicarie. Segnali positivi arrivano anche dalla Comunità della valle dei Laghi e dalla Magnifica Comunità Altipiani Cimbri. Tutto tace, invece, nella zona della Val di Cembra.
Nel corso della convention è stato presentato un excursus storico, dal 1960 ad oggi, degli studi economici sulla famiglia: ci hanno pensato Gabriella Berloffa, Luca Guandalini e Roberto Cacciatore dell’Università degli Studi di Trento. Claudio Gramaglia ha sostenuto l’importanza di favorire le reti sociali per assicurare la crescita futura della società. L’importanza delle politiche familiari è stato il tema dell’intervento di Stefano Barbieri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
Nell’occasione sono stati consegnati 25 certificati “Family in Trentino”. Ben 12 i nuovi Comuni “amici della famiglia”: Dro, Canal San Bovo, Rovereto, Castelnuovo, Folgaria, Lavarone, Grigno, Telve, Bosentino, Carzano, Castello Tesino e Malè. Sono state assegnate anche 13 certificazioni del Distretto Famiglia. A ritirarle, la Magnifica Comunità Altipiani Cimbri, il Centro Permanente della Flora e Fauna di Castello Tesino, il Museo Strumenti Musicali Popolari di Roncegno, il ristorante “Alle Pozze” di Roncegno, lo chalet Abete Rosso di Castello Tesino, gli agritur Rincher e Paradiso di Roncegno, la Rari Nantes Valsugana di Borgo, la Scuola Equiparata “Romani” di Borgo e l’Accademia della Musica – Coro S. Osvaldo di Roncegno.
Sono stati premiati anche tre eventi temporanei “a misura di famiglia”: la Sagra di San Michele a Telve. la Festa della Castagna di Roncegno e Passeggiando nell’Ecomuseo.
All’incontro hanno partecipato anche l’assessore provinciale Carlo Daldoss, la coordinatrice del Distretto famiglia della Valsugana e Tesino, Giuliana Gilli, e il presidente del Forum delle Associazioni familiari trentine Silvia Peraro Guandalini. L’edizione 2015, è stato preannunciato, si svolgerà a Caldes, in Val di Sole.
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