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Prosegue oggi la discussione sulla riforma dei vitalizi, approdata ieri in aula del consiglio regionale a Trento, mentre in piazza manifestavano circa 200 persone tra sindacalisti e cittadini.
La riforma prevede una taglio retroattivo pari al 29% sulle pensioni anticipate a 87 ex consiglieri regionali, con un risparmio di circa 10 milioni di euro. A questi si aggiungono altri 20 milioni di euro derivanti dalla restituzione di quanto anticipato a 40 consiglieri che ancora non hanno maturato l’età pensionabile. In totale 30 milioni di euro di risparmi: molto meno, dunque, rispetto ai 45 milioni annunciati qualche settimana fa dal presidente Moltrer.
Una riforma che comunque si preannuncia ridotta, in termini di tagli alle pensioni, rispetto a quanto annunciato, e bloccata da oltre duemila emendamenti, la maggior parte a firma di Andreas Pöder del Gruppo misto.
Gli emendamenti concordati dal presidente Moltrer con la maggioranza di fatto eliminano il taglio del 20% del vitalizio mensile, che avrebbe dovuto abbassare da 2900 euro a 2300 euro la pensione di chi ha già ricevuto un anticipo attualizzato.
Il taglio del 20% rimane solo per coloro che decidono di non attualizzare gli assegni e di tornare al vitalizio antecedente alla riforma del 2012. Si teme infatti il ricorso da parte degli ex consiglieri.
Confermata l’età pensionabile a 66 anni e tre mesi, mantenendo la possibilità di anticipare la pensione a 60 anni ma con una decurtazione del 3% per ogni anno. Condivisione è stata trovata sull’istituzione di un fondo sociale dove confluiranno gli anticipi restituiti.
La discussione prosegue ad oltranza fino a venerdì.
Sul tema vitalizi domani sera il Movimento 5 Stelle organizza un incontro-meetup alle 20,30 in piazza Lodron a Trento. Un momento di incontro per ascoltare il resoconto dell’attività dei portavoce in Consiglio provinciale Filippo Degasperi e Manuela Bottamedi ed affrontare alcuni fra i temi più caldi che animano il dibattito politico.
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