E’ stato per tanti anni il punto di riferimento della San Vincenzo a Trento Enrico a Beccara, scomparso a 98 anni e “salutato” questa mattina in Duomo a Trento dai familiari e tanti amici. Nell’Eucaristia, celebrata dal delegato vescovile don Mauro Leonardelli e dall’ex parroco del Duomo, don Cornelio Carlin, si è sottolineata la fedeltà al servizio della carità vissuto senza soste per oltre 70 anni da Enrico a Beccara: era stato animatore e coordinatore di tante Conferenze di San Vincenzo, ma viveva nel suo stile cordiale e umile lo stile dell’amore evangelico verso gli ultimi. Iscritto fin dagli anni Quaranta, è stato presidente del Consiglio Centrale (corrispondente alla Diocesi) dal 1976 al 1999, ma anche negli anni dell’anzianità non aveva smesso di partecipare alle periodiche riunioni, come ha voluto ricordare all’ambone l’anziano amico Paolo Giuseppe Bertotti: “Fino a pochi anni fa ci trovavamo a casa sua, partecipando alle varie proposte della San Vincenzo nazionale”. Dopo aver contribuito a sollevare le famiglie più povere della città negli anni del secondo dopoguerra, Enrico a Beccara aveva promosso raccolte a sostegno di varie iniziative di carità, aveva appoggiato a distanza l’opera di padre Franco Masserdotti in Brasile e aveva contribuito a tanti progetti internazionali, l’ultimo dei quali rivolto ai bambini del Libano.
Ma la sua affabilità e la sua capacità di ascolto erano accompagnate anche dalle doti del “catechista” – come ricordano tanti giovani dell’oratorio del Duomo degli anni Sessanta e Settanta – e da quelle del narratore di parabole, come hanno testimoniato dopo la Santa Messa anche i nipoti e le nipoti.
In un’intervista al nostro settimanale lo scorso anno aveva espresso anche la sua riconoscenza per aver potuto servire il Vangelo in questo modo, “in punta di piedi” e di guardare al Paradiso come al luogo in cui tutti potranno finalmente riposare.
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