In questi mesi il 2° Reggimento Genio guastatori di Trento ha operato in più fasi per procedere alla bonifica di numerosi ordigni presenti nell’area dell’ex aeroporto Dal Molin. Sul terreno si sono alternati gli operatori del movimento terra con cinque escavatori e gli artificieri.
Il terreno intorno alla bomba da 4.000 libbre è stato spianato e utilizzato per realizzare un terrapieno alto 12 metri, creando un recinto di 18 mq attorno all’ordigno. “E’ una prima camera di espansione per contenere gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale”, spiega il capitano Matteo Boschian Bailo.
Sfruttando le competenze sviluppate nelle missioni all’estero, si è poi proceduto alla costruzione di un barricamento a gradoni alto 7 metri e largo, alla base, 8 metri, realizzato con strutture autoportanti nelle quali sono stati collocati sacchi di sabbia, per smorzare l’onda d’urto e contenere le schegge provocate da un’eventuale esplosione.
La bomba sarà disinnescata sul posto. Saranno rimosse le spolette esistenti, tutte armate, e si procederà poi allo svuotamento dell’esplosivo, con un procedimento idrochimico. Solo al termine di queste operazioni la bomba sarà sollevata e caricata su un camion per il trasporto nella cava di Orgiano (Vicenza), dove l’esplosivo sarà fatto brillare in sicurezza.
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