Dopo l’uccisione dell’orsa F36 e le minacce a Martalar, ambientalisti contro il “silenzio della politica”

Si fanno sentire con un comunicato congiunto le associazioni ambientaliste WWF Trentino ODV, ENPA del Trentino, LAV del Trentino, LIPU del Trentino, Circolo di Trento di Legambiente e Io non ho paura del lupo APS, che contestano il silenzio  da parte delle istituzioni e della politica rispetto alle recenti minacce ricevute dall’artista Marco Martalar per l’opera realizzata a Molveno, un orso costruito con la legna della tempesta Vaia, e all’uccisione dell’orsa F36.

“Dall’Assessore Failoni, al Presidente Fugatti, alla vice-presidente Gerosa, fino ai partiti di opposizione, nessuno ha condannato quanto appreso nei giorni scorsi in merito all’uccisione dell’orsa F36: una vera e propria esecuzione, un atto vigliacco di bracconaggio, reato penale che deve essere assolutamente punito e sul quale esistono anche degli indagati”, scrivono le Associazioni ambientaliste, puntando il dito anche sul silenzio rispetto alle minacce ricevute da Marco Martala, “figlie dello stesso clima irrazionale di odio che ha prodotto la morte di F36″.

“Le nostre Associazioni esprimono oggi tutta la nostra solidarietà all’autore per le minacce ricevute e al tempo stesso evidenziano come nessuno, né a livello politico, né da parte di Comitati locali, abbia espresso la sua solidarietà all’artista dinanzi a questi tristi episodi che dovrebbero essere condannati da tutti. Queste violenze sono figlie  di un clima d’odio alimentato quotidianamente da coloro che non vogliono una riduzione del conflitto, ma anzi,  continuano a gettare benzina sul fuoco con proposte assurde e insensate: una rumorosa ed abbietta minoranza, ancor più glorificata dalla mancanza di reazioni forti dal mondo della politica”.

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