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Secondo la Corte d’Appello di Trento, due uomini possono essere considerati padri di due bimbi nati all’estero grazie ad una maternità surrogata. Con un’ordinanza emessa giovedì scorso è stata infatti riconosciuta l’efficacia giuridica ad un provvedimento assunto negli Stati Uniti – dove i due bambini sono nati – che stabiliva l’esistenza di un legame genitoriale tra due minori grazie alla gestazione attraverso altro e il loro padre non genetico.
Un pronunciamento clamoroso, che non è però il primo in Italia in quanto già nel gennaio scorso la Corte d’Appello di Milano aveva riconosciuto un caso simile.
Nell’ordinanza, firmata dal presidente della Corte d’Appello Maria Grazia Zattoni, “si stabilisce l’assoluta indifferenza delle tecniche di procreazione cui si sia fatto ricorso all’estero, rispetto al diritto del minore al riconoscimento dello status filiationis nei confronti di entrambi i genitori che lo abbiano portato al mondo, nell’ambito di un progetto di genitorialità condivisa”.
Resta ora da vedere se l’ordinanza sarà impugnata: si passerebbe quindi al giudizio della Cassazione.
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