Bolzano – “Integrazione o disintegrazione. Nuove sfide per le Regioni in Europa”. Si è svolto la settimana scorsa sotto questo titolo un convegno di due giorni organizzato dalla Provincia di Bolzano in collaborazione con l’Università di Innsbruck. Il tema è drammaticamente attuale: il futuro dell’Europa a sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma.
“Ci troviamo a parlare di una questione così grande e importante – ha detto nell’introdurre i lavori il presidente della Provincia, Arno Kompatscher – a un giorno dall’invio della lettera per la Brexit e in un momento molto delicato in cui assistiamo alla crescita dei nazionalismi in tutta Europa”. Perché una piccola Provincia si occupa di un tema del genere? “Perché noi siamo parte dell’Europa – dice Kompatscher – e dobbiamo far sentire la nostra voce. Il progetto europeo, ne sono convinto, andrà avanti solo se sarà percepito e vissuto in modo convinto dal basso”. A livello istituzionale questo si traduce in un maggiore coinvolgimento delle realtà regionali, e a questo proposito la regione transfrontaliera Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino può essere presa ad esempio. “L’Europa ha bisogno delle Regioni, e le Regioni hanno bisogno dell’Europa”, ha concluso Kompatscher.
Nella seconda giornata si è parlato di Euregio e del particolare ruolo delle Regioni come mediatrici tra i cittadini e lo Stato o l’Unione europea. Sono state ovviamente analizzate anche le cause delle tendenze alla disintegrazione dell’UE, culminate in questi giorni nell’avvio della “Brexit”. Una possibile uscita da questa crisi, è stato detto a Bolzano, è rappresentata da un’Europa a più velocità.
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