Nella comunità possiamo scoprire ciò che rende uguali gli esseri umani, ma anche ciò che li rende diversi e complementari, perché ciascuno ha un pezzo di umanità che gli altri non hanno. “Dalla comunità alla comune umanità” è il tema attorno a cui la cittadinanza è chiamata a confrontarsi durante la terza edizione della Settimana dell’accoglienza, promossa dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza del Trentino-Alto Adige, in programma dal 7 al 15 ottobre.
Il tema di quest’anno parte dalla riflessione dell’edizione passata, dedicata alla comunità come luogo dove i singoli frammenti e le solitudini si incontrano e intrecciano relazioni. Ora la comunità guarda oltre i propri confini fisici, mentali e culturali e mette l’umanità al centro. “La comunità – spiega Mauro Tommasini, direttore della cooperativa sociale La Rete e responsabile della formazione per il Cnca, – diventa il luogo dove le etichette con cui classifichiamo e distinguiamo gli esseri umani (italiano, straniero, senza dimora, malato, sano, carcerato, disabile) non valgono nulla di fronte alla comune umanità che li lega. La comunità diventa per questo un luogo di accoglienza, in cui si incontrano altre persone, con debolezze o vulnerabilità, ma anche con enormi potenzialità. La comunità che accoglie è un io che diventa noi”.
Nata nel 2015, la Settimana dell’accoglienza sta diventando un appuntamento di incontro e riflessione che coinvolge ogni anno un numero sempre maggiore di cittadini e associazioni. Dai 60 eventi e 40 soggetti promotori nella prima edizione, lo scorso anno si è passati a 120 iniziative organizzate in 29 luoghi del Trentino-Alto Adige, coinvolgendo circa 10mila persone.
“La Settimana dell’accoglienza – prosegue Tommasini – è diventata un’onda concentrica che ha allargato a migliaia di persone la possibilità di confrontarsi su temi complessi, che interessano la vita di ognuno di noi. La riflessione non si limita ai nove giorni previsti dal programma, ma per quasi un anno vengono coinvolte associazioni, cooperative sociali, scuole, biblioteche”.
A maggio sono previsti due momenti di formazione a Villa Sant’Ignazio: lunedì 29 gli operatori delle realtà che animano il Cnca incontreranno il professor Ivo Lizzola, per riflettere sul tema dell’edizione “Dalla comunità alla comune umanità: accompagnare il cambiamento”; mercoledì 31 il pedagogista e presidente della Fondazione De Marchi Piergiorgio Reggio incontrerà i volontari che prestano servizio nelle associazioni aderenti al Cnca per discutere del “Ruolo del volontario nell’accoglienza del fare”.
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