È stata liberata nella giornata di oggi la parte sud di via Nazionale, che collega Mattarello dalle Basse alla rotatoria fino al Comune di Besenello, sommersa, nella serata di ieri, da una colata detritica con un fronte di circa 200 metri originata dalla stessa pioggia di eccezionale intensità sulla Vigolana che ha provocato i danni a Vigolo Vattaro.
Nel versante ovest della montagna, il fango e i detriti si sono riversati sulle opere di protezione dei Bacini montani sul Rio Stanghet, che hanno retto fino a quando la quantità di materiale non è stata eccessiva. La colata è quindi scesa a valle invadendo sia la statale 12 all’altezza della località Grezzi che l’area artigianale Le Basse. Provocando anche danni ai mezzi parcheggiati, in alcuni casi spostati di alcune centinaia di metri e allagati. Il Rio Stanghet è un torrente “osservato speciale” fin dall’Ottocento, secolo a cui risale un primo vascone di contenimento realizzato per contenere i danni. Anche negli ultimi decenni sono stati registrati svariati eventi problematici. Lo smottamento di ieri sera è stato molto consistente, localmente più grande di quello avvenuto nella notte della tempesta Vaia.
Sul posto si sono recati in mattinata il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, con il capo della Protezione civile Stefano Fait, il sindaco Franco Ianeselli e l’assessore ai Lavori pubblici Italo Gilmozzi, che hanno fatto il punto sull’intervento avviato dalla Provincia in coordinamento con il Comune di Trento e assieme ai vigili del fuoco volontari di Mattarello intervenuti a partire da ieri sera alle 23 per l’allarme. Fortunatamente alcuni veicoli in transito a quell’ora sono stati solo lambiti dalla tracimazione e non ci sono stati feriti.
“Assistiamo, sia qui a Mattarello che a Vigolo Vattaro, a calamità provocate da eventi meteo fuoriscala, dal punto di vista dell’intensità e concentrazione delle precipitazioni e delle relative conseguenze, anche se va detto che purtroppo la straordinarietà sta diventando negli ultimi tempi sempre più frequente – così Fugatti -. Nel caso di Mattarello, va segnalata la tenuta per quanto possibile delle opere di prevenzione e mitigazione collocate dopo Vaia. Ora operiamo con tutte le strutture coinvolte per l’intervento di sistemazione, pensando anche a tutti gli operatori economici che hanno subito danni”.
Anche il sindaco Franco Ianeselli, in sopralluogo stamattina insieme all’assessore ai Lavori pubblici Italo Gilmozzi, ha sottolineato che “gli interventi del post Vaia hanno evitato il peggio. A chi stamattina mi ha chiesto cosa è cambiato rispetto al 2018, ho assicurato che vista l’intensità della perturbazione le conseguenze potevano essere più disastrose. Certo comprendiamo l’amarezza di chi oggi ha avuto la propria attività invasa dal fango e assicuriamo che faremo di tutto, insieme alla Provincia, per riportare al più presto la situazione alla normalità e per rafforzare i sistemi di prevenzione del rischio. Infine voglio ringraziare tutte le persone che da ieri notte hanno presidiato la zona, dai vigili del fuoco permanenti e volontari, a tutto il sistema della protezione civile”.
Il capo della Protezione civile Stefano Fait ha coordinato l’attività delle diverse strutture coinvolte per le opere di rimozione dei detriti e di ripristino, a partire dai Bacini montani della Provincia, sottolineando la natura eccezionale dell’evento, che ha visto piogge per intensità e concentrazione in termini di tempo superiori a quanto avvenuto durante Vaia. La Protezione civile è al lavoro anche per mettere in sicurezza il versante a monte con la pulizia dell’alveo dal materiale che deve essere asportato o stabilizzato. È stata infine affrontata anche la complessità legata alla necessità di trovare una collocazione per il materiale da rimuovere.
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