Consiglio provinciale, approvata manovra di assestamento

L’Aula del Consiglio provinciale di Trento. Foto (c) Gianni Zotta

Il Consiglio provinciale di Trento ha approvato l’assestamento di bilancio di previsione della Provincia per gli esercizi 2024-2026. L’approvazione, con 20 voti a favore e 14 contrari, è arrivata all’una e diciassette del 27 luglio, dopo lunghe ore di trattativa.

La Giunta ha abrogato l’articolo 10 (sull’aumento delle indennità); dopodiché alle 23.40 il consigliere Francesco Valduga ha comunicato il ritiro di tutti gli emendamenti, fatta eccezione per quelli di merito.

Per quanto riguarda l’articolo 43, si è trovato l’accordo di porre un limite alla realizzazione di alberghi di qualità nelle aree agricole: potranno essere costruiti solo in zone contigue ad aree già abitate. L’unico voto contrario all’emendamento è stato quello di Andrea De Bertolini (Partito Democratico).

Le minoranze sono riuscite ad ottenere risorse per politiche per la casa, sostegno alle famiglie con figli, liste d’attesta e sanità, sostegno psicologico, edilizia scolastica e cooperazione internazionale.

Dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, via libera anche al Documento di economia e finanza provinciale (Defp) 2025-2027 con 20 voti a favore e 14 contrari.

Per la Cgil “l’esito della discussione in Consiglio provinciale sulla manovra di assestamento di bilancio è assolutamente deludente“. Il sindacato parla di un impianto “sbagliato e profondamente iniquo”, che “ingessa il bilancio in opere pubbliche che vedranno la luce tra anni, non sostiene industria e produttività ma persevera nei sussidi a pioggia, dimentica le famiglie con figli e le persone non autosufficienti impedendo l’indicizzazione dell’Icef e non garantisce il recupero del potere d’acquisto di lavoratori e lavoratori falcidiato dall’inflazione degli ultimi due anni”.

“Tra l’altro – sottolinea ancora il sindacato – la destra al governo ha impedito l’approvazione degli emendamenti proposti dalle minoranza che intendevano aumentare gli stanziamenti per il rinnovo dei contratti di lavoro dei settori pubblici provinciali”.

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