Rassegna Muller Thurgau, continuità e cambiamento

Il nuovo comitato organizzatore ha ideato e realizzato un programma ricco di novità, senza trascurare il passato. Totale il coinvolgimento del volontariato locale. Si pensa alla XXX edizione

Può avere creato qualche difficoltà al traffico la carovana di trattori d’epoca che il 2 luglio ha percorso la strada provinciale che da Lavis porta a Valda. A marcia ridotta, data la vetustà delle macchine guidate da figli o nipoti dei giovani leoni soci del Club 3P di Cembra che nel 1989 diedero vita alla prima mostra interregionale del Muller Thurgau. Dell’organizzazione faceva parte insieme a Fausto Peratoner promotore dell’ iniziativa, anche Italo Piffer, fresco di diploma conseguito all’ITA di S. Michele all’Adige (1984) che oggi coltiva il vigneto di Muller Thurgau più alto della valle di Cembra (840 m.l.m.) situato in località “Alle Forche”. A di là del colpo d’occhio, peraltro fragoroso, i trattori che sono saliti fino all’ ultimo paese della valle per poi ritornare a Cembra pronti per la gimkana del giorno dopo, volevano ricordare il coraggio dei fondatori della Mostra poi diventata Rassegna Internazionale e confermare che essa, dopo 29 anni, è ancora fortemente radicata nel territorio.

Partire dalla cantina madre (La Vis), dice Italo Piffer, ha significato anche una riappacificazione con i viticoltori e le famiglie della Valle che negli ultimi tempi hanno dovuto soffrire anche al punto di vista economico per le conseguenze di scelte aziendali azzardate. Del Comitato organizzatore rinnovato e ringiovanito fa parte anche un rappresentante della La Vis consociata con la cantina di Cembra (cantina di montagna) che ha partecipato attivamente all’ edizione e realizzazione del programma dell’ultima edizione.

Un programma ampio e variegato, con iniziative di forte attrattività, rivolte a tutte le categorie ed età di visitatori. Nel presentarlo alla stampa, il nuovo presidente del Comitato organizzatore, l'enologo Mattia Clementi, ha detto che nella prima riunione i partecipanti, dopo aver passato in rassegna il materiale riguardante le edizioni del passato, hanno scelto come linea guida il binomio continuità e cambiamento. Continuità all’insegna di vino, territorio, gente; con una maggiore attenzione al turismo. Grande peso ha avuto infatti l’azienda del turismo Altopiano di Piné e Valle dei Cembra.

Sono gli stessi concetti che nel 2014 hanno ispirato il lavoro di assemblaggio del volume “Valle di Cembra, il territorio, la gente, il vino”. A scrivere di turismo, con particolare riferimento all’enoturismo, è stato nella parte centrale del volume il giornalista svizzero Andreas Marz, direttore della rivista Merum (“vino puro”) che ha visitato per la prima volta la valle in lungo e in largo raccogliendo immagini e testimonianze poi condensate nel lungo articolo “Cembra, la valle dei senza nome”. Il titolo, scrive l’autore, è legato al fatto che i vini di Cembra sono nascosti dietro etichette che riportano la Trentino DOC, la Trentodoc (spumante) oppure vigneti delle Dolomiti IGT. Dopo aver sentito vari personaggi locali, il giornalista conclude: “La maggior parte degli interlocutori si sono dimostrati in grado di abituarsi all’idea di una sotto denominazione Cembra Trentino DOC che consentirebbe di tipicizzare i vini, non solo il Muller Thurgau, che risultano migliori nelle loro zone di vocazione”.

L’auspico troverà forma concreta, dice Mara Lona promotrice della associazione Cembrani Doc, se l’Unione europea approverà la proposta di indicare con la sotto denominazione “Trento DOC sottozona di Cembra” i vini Muller, Riesling, Schiava e Pinot nero.

Una medaglia al valore per chi si è battuto convintamente per ottenere l’autorizzazione. Ogni medaglia ha il suo rovescio: la rassegna dei Muller Thurgau potrebbe attirare un numero molto maggiore di visitatori (escursionisti e turisti) se fosse fatta oggetto di una comunicazione strutturata, magari condivisa con i comitati organizzatori di altri eventi similari dedicati a vini di territorio del Trentino. Meglio se, oltre alla Rassegna del Muller Thurgau sottozona Cembra Doc si potrà finalmente presentare il paese di Cembra come punta di riferimento dei vini di montagna italiani e delle regioni dell’ intero Arco alpino.

L’obiettivo era già nei voti fino allo scorso anno. Potrà essere ripreso in occasione della XXX edizione.

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