Assegnati gli Oscar Green di Coldiretti Trentino Alto Adige

Sono stati premiati lunedì 15 luglio nel corso delle finali regionali Trentino Alto Adige degli Oscar Green 2024, in Val di Non a Toss nel comune di Ton, i giovani che hanno presentato progetti innovativi in agricoltura. Il tema di quest’anno del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa in tutta Italia che punta a riconoscere il lavoro e l’impegno di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’agricoltura è “La Rivoluzione Verde: Le Nuove Frontiere dell’Agroalimentare“, che si concentra sull’innovazione e sulle pratiche sostenibili nel settore agroalimentare, promuovendo le imprese agricole che adottano soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità ambientale e sociale del settore.

I premiati di quest’anno sono stati, per la categoria Campagna Amica, Nicola Chiogna di Melite Srls, che nel 2021 ha sviluppato un progetto per far mangiare più frutta ai giovani, creando granuli di frutta che conservano tutte le proprietà organolettiche senza aggiungere eccipienti. Dopo tre anni di sviluppo, il progetto punta a valorizzare il lavoro agricolo, riducendo i costi industriali e premiando i produttori di materie prime. L’innovazione permette di utilizzare anche gli scarti della frutta, producendo zero rifiuti. Chiogna è stato premiato “per aver promosso il Made in Italy e l’agricoltura italiana, con un’iniziativa volta a favorire l’incontro tra agricoltori e cittadini, tutelando la distintività e genuinità dei prodotti agro-alimentari e della cultura contadina, riducendo nel contempo al minimo la produzione di rifiuti utilizzando anche gli scarti di lavorazione”.

Nella categoria Coltiviamo insieme è stata premiata invece Aurora Brunel, di Ciasa do Pare’, azienda multifunzionale che alleva razze in via d’estinzione, produce miele di montagna, fermenta frutti e verdure, e raccoglie erbe spontanee per l’osteria. La loro filosofia si basa sulla sostenibilità, acquistando solo da aziende agricole fidate, utilizzando tovagliato compostabile, e fermentando bevande e alimenti. L’azienda utilizza la cera e il burro trentino per rallentare la frollatura della carne di Grigio Alpina. La cera viene anche utilizzata per mantenere salumi come la bresaola morbidi. Affina i formaggi a latte crudo con orzo trentino lattofermentato e elementi naturali come l’aglio orsino e gli aghi di larice. L’azienda offre quindi un modello di agricoltura sostenibile che rispetta l’ambiente, l’economia e le persone. Brunel è stata premiata “per aver valorizzato un legame che unisce più realtà del mondo agricolo creando reti sinergiche con i diversi soggetti della filiera agricola al fine di massimizzare i vantaggi delle aziende agroalimentari e del consumatore finale e garantire la qualità della produzione. Questa azienda ha portato innovazione nel settore e si pone tra gli obiettivi quello di sostenere e valorizzare il Made in Italy dal campo alla tavola”.

Nella categoria Custodi d’Italia il vincitore è stato invece Martino Polla, di Agritur Maso Pan, per il suo lavoro di valorizzazione della razza Rendena, autoctona del Trentino e diffusa in alta montagna. Martino offre attività didattiche, come la trasformazione della panna in burro, e esperienze di vita in malga, che attraggono molti. Le montagne sono cruciali per la salute e la promozione culturale. L’azienda vuole sensibilizzare giovani e famiglie sui temi ambientali e climatici, e riscoprire la vita montana. Il museo celebra l’identità locale, mostrando oggetti e attrezzi usati dai contadini, raccolti da Giovanni Battista Polla. Questi raccontano la vita passata, in particolare l’allevamento della Razza Rendena. Polla è stato premiato “per aver mantenuto vive le tradizioni di montagna e per la capacità di offrire un’esperienza autentica agli ospiti, contribuendo nel contempo il presidio di un territorio marginale e periferico. Questa realtà aziendale inoltre ha saputo preservare terreni di alta montagna, facendo sì che il patrimonio di biodiversità di cui il nostro Paese è ricco, non vada perso”.

Quarto e ultimo, premio, la Menzione Speciale Agri-Influencer, che è andata a Federico Valgoi, giovane agricoltore che ha fondato l’azienda di succhi Susotta e gestisce il profilo Instagram @lasusotta, dove condivide la sua vita quotidiana e le sfide dell’agricoltura. Grazie alla sua spontaneità e al coinvolgimento, ha attratto oltre 16.000 follower in meno di un anno, ispirando altri giovani a seguire la strada dell’agricoltore e promuovendo l’agricoltura 4.0. Valgoi è stato premiato “per aver promosso la propria attività attraverso l’uso dei moderni canali di comunicazione, in particolare le pagine social. Il lavoro di tutti i giorni nelle campagne viene comunicato e valorizzato iniziando così non solo a coltivare la terra ma anche i “follower”.

Presenti alla finale il Presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi, il Direttore Enzo Bottos, il presidente di Coldiretti Bolzano Luca Rossi, il Delegato Coldiretti Giovani Impresa Trentino Alto Adige Giampaolo Antoniolli e l’Assessore all’agricoltura della Provincia autonoma di Trento Giulia Zanotelli, ma anche Lorenzo Paoli, presidente dell’Azienda per il Turismo Val di Non, il sindaco del comune di Ton Ivan Battan la vicesindaco e assessore all’agricoltura Orietta Viola e, ospite d’eccezione, il delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Enrico Parisi. Barbacovi si è complimentato con i ragazzi sottolineando che “quest’anno si sono cimentati in una tematica che sottolinea la necessità di adottare nuove tecnologie e metodologie che rendano l’agricoltura più sostenibile. La “Rivoluzione Verde” è una celebrazione delle innovazioni e delle pratiche che spingono il settore agroalimentare verso una maggiore sostenibilità e responsabilità ambientale, sociale ed economica. Il concorso ha messo in condizione i nostri giovani di sperimentare sul campo le competenze acquisite in un percorso di formazione, ma anche di dare concretezza a idee imprenditoriali innovative. Da questi progetti nascono, ad esempio, tecniche di coltivazione in grado di ridurre l’impatto ambientale, nuove forme di comunicazione social, soluzioni creative per custodire antiche tradizioni contadine. Un plauso a tutti i giovani che hanno partecipato al progetto e che rappresentano l’agricoltura del futuro”.

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