Un anno di “Casa felice”, il cohousing speciale nel cuore di Trento

Il cohousing di “Casa felice”, in via San Giovanni Bosco, a Trento, ha permesso l’incontro di un’accogliente, che assicura l’assistenza e il monitoraggio dal tardo pomeriggio alla mattina dopo, e di tre donne over 50 seguite dal servizio sociale e dal Centro di salute mentale con un lungo periodo di fragilità alle spalle.

L’iniziativa di cohousing è iniziata nell’aprile del 2023. Tutte le inquiline di “Casa felice” pagano un contributo per l’affitto e le spese, che non sono quindi a carico dell’amministrazione comunale.

La formula del cohousing non è tuttavia l’unico servizio messo in campo dall’ufficio Welfare e coesione sociale, impegnato dal 2012 anche nella gestione del servizio di accoglienza adulti, rivolto a persone che non possono essere adeguatamente accompagnate nell’ambito della famiglia d’origine e vengono supportate da un altro nucleo famigliare o da un singolo. Si tratta di un servizio alternativo al ricovero in strutture semiresidenziali o residenziali. Nel solo 2024 sono già state attivate 132 accoglienze per 126 persone accolte, alcune delle quali beneficiano di due diversi interventi. Delle 132 accoglienze, al 30 giugno 116 erano quelle attive e 16 le concluse. Nel 2023, le accoglienze sono state 140 per 128 persone e, alla data del 31 dicembre, escludendo le chiusure in corso d’anno, le accoglienze attive erano 114 per 103 utenti.

Il progetto “Casa Felice”, che ha iniziato a vedere la luce con il bando comunale per l’affidamento della gestione di “Casa felice” vinto da Villa Sant’Ignazio, ha permesso l’individuazione di tre utenti tra quelli in carico al servizio Welfare. Al loro fianco, oltre al team di esperti specializzati, è sempre presente la figura dell’accogliente, una persona formata dall’Amministrazione per supportare l’organizzazione della quotidianità e fornire il supporto necessario. Si tratta di un lavoro di squadra dal grande impegno condiviso, al quale collabora anche il Centro di salute mentale, che affianca gli operatori di Villa Sant’Ignazio, impegnati nel monitoraggio del progetto, oltre che nella cura delle relazioni e degli aspetti di natura organizzativa.

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