Nei magazzini del “Caseificio degli Altipiani e del Vezzena” sono depositate circa 3.500 forme di Vezzena del peso di 8 chilogrammi l'una, sulle 12.000 che annualmente vengono prodotte. Fra gli addetti anche Nouhoun Kounnare, ventiquattrenne apprendista, su progetto della Pat, del Mali. Grazie all'intensa attività promozionale, con appositi percorsi didattici in stalla e nelle malghe che dalla fine della scuola hanno coinvolto quasi 2 mila ragazzi veneti, si stanno ottenendo i primi risultati nelle vendite con un lieve aumento del prezzo del latte al produttore: da 30 a 50 centesimi al litro, considerato comunque tutt'ora troppo basso rispetto ai costi di produzione nel rispetto di un rigoroso Disciplinare.
Il Vezzena è prodotto con latte crudo, di vacca, di due munte consecutive, parzialmente scremato per affioramento naturale. Il suo sapore è intenso, gustoso e sapido nel “mezzano”, tendente al piccante nel prodotto “vecchio” e nello “stravecchio” con 18 mesi e più di stagionatura.
La richiesta del 2005 del riconoscimento della Denominazione di origine protetta (DOP) si è arenata per l'opposizione dei Caseifici dei Sette Comuni dell'Altopiano di Asiago contrari al Disciplinare, giusto l'opposto della collaborazione sempre sostenuta dallo scrittore Mario Rigoni Stern, in più di un'occasione ospite dei Bertoldi ed estimatore proprio di Lorenzo, del quale aveva intuito la vocazione verso l'attività silvo-pastorale sin da ragazzo, facendogli dono di un paio dei suoi romanzi, gelosamente conservati.
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