La Cooperativa Alpi e il designer trentino Alessandro Di Mauro hanno lanciato Redo Upcycling: altri progetti per il prossimo futuro
Possono bottiglie di plastica, vecchi arredi sanitari, cartelloni pubblicitari e altri materiali destinati al riciclo diventare borse colorate, sedie e comodi pouf
“I clienti hanno accolto con entusiasmo la nuova linea. Tanto che la si trova in diversi negozi di design e abbigliamento”, spiega Martino Orler, responsabile di Redo per Cooperativa Alpi. Anche il logo, formato da una freccia puntata verso l'alto e da un esagono a richiamare quello della cooperativa, riassume le idee di riciclo creativo e di attenzione alla crescita umana e professionale della persona.
Ma perché Redo è tanto speciale e cosa le permette di tenere testa a una concorrenza che nel settore degli accessori di abbigliamento e dei complementi d'arredo é agguerrita? Dietro a questo marchio ci sono le storie di tante persone che, nonostante le loro difficoltà, si impegnano con passione per raggiungere risultati di grande livello. Il lavoro di rete con diversi professionisti, anche esterni alla Cooperazione Sociale, concentrati su un unico marchio, è senz'altro un elemento nuovo, un punto di forza. Lavoro di squadra innanzitutto con Alessandro Di Mauro che da ingegnere dei materiali, dopo essersi formato in Francia sul design del verde e dopo un'esperienza nella produzione di mobili con una Ong in Perù, torna nel suo Trentino e mette a frutto le competenze maturate all'estero. Ma Di Mauro, ospite con lo studio Aledima presso il Progetto Manifattura (l'incubatore che a Rovereto accoglie altri quarantacinque nuovi progetti d'impresa nel settore green)
Lascia una recensione