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Costruzioni e settore estrattivo ancora in difficoltà, domanda locale in calo del 3,5% e occupazione che tiene (+0,4%), ma soltanto grazie al buon andamento delle imprese con oltre 50 addetti, mentre più diminuisce la dimensione aziendale più si rileva una contrazione del numero delle persone impiegate. Questo il quadro del terzo trimestre 2014 – da luglio a settembre – tracciato attraverso i dati della Camera di commercio di Trento. I risultati evidenziano una situazione di sostanziale stagnazione sul piano dei risultati economici delle imprese trentine: i segnali di ripresa emersi nei trimestri precedenti si sono affievoliti e le prospettive per i prossimi mesi non lasciano presagire cambiamenti significativi. Entrando nel dettaglio dei singoli settori produttivi, si nota che sono il manifatturiero e le imprese di grande dimensione ad evidenziare un andamento positivo. La situazione è invece più complicata per le piccole imprese e per gli attori economici meno aperti ai mercati internazionali. “Sono dati che non sorprendono – commenta il dirigente generale della Provincia autonoma di Trento, Michele Nicoletti -. Anche la Provincia vive con preoccupazione questa fase e con la finanziaria si vuole contribuire a invertire la tendenza, con la consapevolezza, però che le imprese più grandi e aperte verso i mercati esterni fanno meno fatica”. Anche il presidente della Camera di commercio di Trento, Gianni Bort, sottolinea “la persistente debolezza della domanda interna, considerando che il 45% del mercato delle imprese trentine è locale, mentre il 27% è estero”.
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