Domenica scorsa 25 agosto nel teatro comunale di Bedollo, in luogo dell’ormai tradizionale “Concorso di poesia dialettale Pinaitra” giunto quest’anno al suo 45° traguardo, si è svolta una serata del tutto particolare, una vera e propria “Festa della poesia dialettale”, promossa e presentata dall’assessore locale alla cultura Irene Casagranda.
Allietata come al solito dal Coro Abete Rosso, la serata ha passato in rassegna questi lunghi anni di proficua attività che hanno visto salire sul palco del teatro locale per essere premiati la gran parte di coloro che, a tutt’oggi, sono considerati fra i maggiori rappresentanti della poesia dialettale ‘pinaitra’. Sono state premiate le più belle poesie presentate dai ragazzi della scuola elementare di Bedollo. Questa idea di coinvolgere i bambini dà il senso al concorso stesso. Il dialetto vive se è parlato nelle famiglie e se i ragazzi lo utilizzano nella vita di tutti i giorni. Come dice Elio Fox che è ritenuto il maggior esperto dell’evoluzione del dialetto in trentino: “C’è un evidente calo nell’uso del dialetto soprattutto nei rapporti interpersonali. Il dialetto, laddove sopravvive, non perde mai il suo valore. Rappresenta le radici di una cultura, l’anello di congiunzione con la propria storia, lega passato e presente, permette il dialogo tra nonni e nipoti.”
La novità di quest'anno è stato appunto l'invito ai poeti dei dialetti limitrofi. Doveroso l'omaggio a Elio Fox che, ormai novantenne, non ha potuto partecipare alla manifestazione ma ha dato sempre, fin dagli esordi del Concorso, la sua collaborazione come presidente di giuria. Ha parlato di lui e del suo Cenacolo la vicepresidente Lilia Slomp che con Antonia Dalpiaz ha, da molti anni, dato garanzia di competenza e serietà al nostro concorso.
Il ricordo del poeta locale Abramo Andreatta, da tutti considerato come il primo a far uscire dall'oblio il dialetto “Pinaitro” e la lettura di una sua poesia intitolata “I tembeli” sono stati il giusto riconoscimento ad una persona che ha dato tanto al nostro territorio e non solo come poeta ma anche come sindaco e e soprattutto come maestro. Commovente la lettura della poesia di Pierino Anesin, primo vincitore del concorso di quarantacinque anni fa e recentemente scomparso.
Prima del gran finale col coro Abete Rosso sono saliti sul palco a recitare le loro poesie Sergio Balestra, Elsa Martinelli, Anna Maria Casagranda, Claudio Viliotti, Giuliano Natali, MariaRosa Andreatta, Giorgio Andreatta, Corrado Zanol, Mariano Bortolotti, Livio Andreatta, Lilia Slomp, Antonia Dalpiaz, Irene Casagranda e Giorgio Andreatta. Dopo la lettura delle poesie dei poeti assenti, Fabio Svaldi e Patrizia Pisetta Poi l’appuntamento al prossimo anno con la speranza che il Concorso “Poesie d'Agost” di Bedollo non rinasca ancora più bello e ancora più interessante, magari aperto a tutti i dialetti del Trentino.
Livio Andreatta
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