"Di fronte all’ignoranza, alla mancanza di cultura e di conoscenza è facile attaccare gli ebrei e crearli come capro espiatorio dell’incapacità di gestire i processi o di dare risposte ai bisogni della gente. La memoria è corta e fragile, la memoria va conservata, va custodita". Lo afferma Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma. Intervistata dall'agenzia Sir alla vigilia della Giornata della memoria, non nasconde la preoccupazione per i fenomeni di antisemitismo che hanno preso di nuovo di mira gli ebrei in maniera del tutto gratuita e violenta: dalle "pietre di inciampo" divelte e rubate a Roma ai volantini inneggianti all’odio razziale distribuiti tra i tifosi di una delle due squadre romane. Per contrastare odio e violenza, dice, occorre cominciare dalla scuola.
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