La terza edizione del progetto Residenza d’artista denominata «Da Quassù», curata dall’associazione In Habitat, si svolgerà dal 1° al 28 luglio presso il rifugio «Prospero Marchetti» sul monte Stivo (Arco). I giovani artisti selezionati – Francesco Mina e G. Olmo Stuppia – vivranno per un mese in alta quota, isolati dal mondo, per una vera e propria esperienza formativa di eliminazione del superfluo, alla ricerca degli elementi essenziali e dei valori profondi, a cui daranno forma artistica.
«La particolare posizione del rifugio che sovrasta da nord il lago di Garda permette una triplice visione sui territori lombardi, veneti e trentini – ha spiegato Zeno Massignan, presidente di In Habitat – nonché una prospettiva ampia e un rapporto stretto e privilegiato con gli elementi naturali. La vita in rifugio diventa un’esperienza accogliente e ricca di opportunità, dal rapporto ravvicinato con la natura alla vita senza scorciatoie e artifici. Le condizioni di isolamento e la condivisione degli spazi necessitano di strutturare una convivenza basata sull’empatia e il rispetto. Quest’esperienza comunicata tramite espressioni artistiche vuole diffondere un messaggio di cambiamento, di critica sul nostro stile di vita, di ampliamento delle prospettive e di un fondamentale ritorno ad una vita di comunità».
La residenza, documentata quotidianamente sui canali social, comincerà lunedì 1° luglio con la salita del monte e terminerà domenica 28 luglio con la presentazione dei lavori realizzati dagli artisti, in esposizione al rifugio o nei suoi dintorni per tutto il periodo estivo.
Le opere prodotte nella scorsa edizione – «Ammiraggio» di Chiara Gambirasio e «617 C» di Raffele Vitto – rimaste al rifugio perché non trasportabili, sono documentate con fotografie e altre tracce esposte dal 20 giugno al 28 luglio a Casa Collini, presso il Palazzo dei Panni di Arco, con lo stesso orario della Galleria Civica G. Segantini: tutti i giorni tranne il lunedì (giorno di chiusura) dalle 10 alle 18 con ingresso libero.
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