Villa Lagarina, arte e storia

Lo stemma di Villa Lagarina

Nell’anno 1020 era citata una Villa Lagari, ma Paolo Diacono parla di un comes “Langobardorum de Lagere”. Molte altre citazioni vengono in date anteriori al Mille. Nel 1190 si trova un de lagaro e dopo anche Valle de Al(h)er e Val d’Agri e Valle Lag(h)erina. Il toponimo origina dal germanico Lagar, “accampamento”, lasciato dal popolo di Odoacre. Non pare di poter accreditare la derivazione da largàr, “allagare”, riferito all’ampiezza della valle in quel punto.

Gli storici individuano qui la sede del conte longobardo “da Lagare”, Regilone, citato da Paolo Diacono nel 584. Era del principe vescovo di Trento e feudo dei Castelbarco prima, dei Lodron poi. Nel 1703 il paese fu conquistato dal Vendòme e nella guerra 1914-18 fu sede dell’esercito austriaco. è centro agricolo, artigianale (marmi, serramenti e carpenteria), commerciale e culturale di rilievo (museo diocesano, teatro, chiesa Assunta, cappella di S. Ruperto, filatoio).

Lo stemma è stato adottato il 28 aprile 1986 e si rifà al paesaggio e al toponimo del paese. è troncato e ondato: su sfondo azzurro una villa con caratteristiche lagarine, in oro su una pianura erbosa verde. La metà inferiore è ondata in argento e azzurro.

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