Socializziamo il “Sociale”!

Una carrellata originale di personaggi che hanno calcolato il palco del teatro cittadino

Il 29 maggio 1819 veniva inaugurato con lo spettacolo “La Cenerentola” di Gioachino Rossini il nuovo Teatro Sociale di Trento, consegnato alla città da Felice Mazzurana.

Dopo due secoli e dopo vicende e trasformazioni che ne hanno abbracciato gli innumerevoli volti, autori, spettacoli e spettatori, il Comune di Trento sta pensando a un evento particolare per sottolineare l'importanza e il ruolo che il “Sociale” ha esercitato sullo sviluppo culturale della comunità negli ultimi duecento anni e per ciò che esso rappresenta ancora oggi.

Teatro all’italiana con tre ordine di palchi e loggione, nel 1835 cambiò nome in Teatro Sociale e la gestione passò da Mazzurana alla Società del Teatro.

Nel 1984 fu acquistato dalla Provincia autonoma di Trento e tra il 1989 e il 2000 fu oggetto di imponenti lavori di restauro, su progetto degli architetti Sergio Giovanazzi e Paolo Margoni. La ristrutturazione ha riportato il teatro ai fasti del passato, valorizzando gli stucchi dorati e le decorazioni di sapore neoclassico.

Fu riaperto al pubblico il 22 giugno 2000, dopo undici anni di lavori ed è tornato così a ospitare spettacoli ed eventi. Attualmente fa parte del "Centro Servizi Culturali Santa Chiara".

Venendo all’anniversario, il Servizio Cultura turismo e politiche giovanili ha deciso di indire il bando di concorso a premio “1819–2019. Al Sociale duecento anni di teatro – la funzione del teatro nella costruzione della cultura comunitaria urbana”. Il tema del concorso ha per oggetto l'interpretazione dell'evento del bicentenario della fondazione del Teatro Sociale di Trento, attraverso la messa in scena di due spettacoli: uno nel settore della musica e uno del teatro (prosa, teatro danza), che verranno proposti gratuitamente nell'autunno 2019.

Possono partecipare al bando associazioni ed enti no profit o imprese dello spettacolo in possesso dei requisiti dettagliatamente descritti nel bando, il cui testo integrale è pubblicato sul sito del Comune, su www.trentocultura.it e su www.trentogiovani.it.

Le proposte devono arrivare al Servizio cultura entro le ore 12 del 22 novembre 2018 inviando il modulo di domanda allegato al bando all'indirizzo di posta elettronica certificata servizio.cultura-turismo@pec.comune.trento.it.

I due progetti vincitori si aggiudicheranno un premio di seimila euro ciascuno.

Gli ospiti illustri

Il signor Rossi (anni ‘60/’70)

…e Bruno Bozzetto (il suo creatore). Il Teatro Sociale diventa sede del Film Festival Internazionale di Montagna ed Esplorazione Città di Trento (oggi: TrentoFilmFestival) nel 1953, anno della seconda edizione; protagonista della sigla del Festival, per diverse edizioni, è il personaggio del signor Rossi, creato da Bruno Bozzetto, autore anche di memorabili cartoon presentati al Festival, a cominciare da Il Signor Rossi va a sciare, del 1964, con la sua profetica visione di una montagna meccanizzata e preda del turismo di massa. Un “saluto sorridente” all’inizio di ciascuna proiezione fu, nel 1985, la comica breve ed esilarante “Sandwich”, presentata fuori concorso.

Napolitano, Ciampi e Prodi

Un Presidente della Repubblica, un ex Presidente e un Presidente del Consiglio dei ministri: il 19 agosto 2006 la visita di Giorgio Napolitano, Carlo Azeglio Ciampi e Romano Prodi, a Trento per la cerimonia di consegna del Premio De Gasperi allo stesso Ciampi.

Umberto Eco

L’intellettuale, semiologo, scrittore e filosofo, scomparso nel 2016 a Milano e il cui nome resterà indissolubilmente legato al suo romanzo più fortunato, “Il nome della rosa” – che, per inciso, nel 2017 la spunterà sul rivale “Le città invisibili” di Italo Calvino nel concorso “Un libro una città” -, nel 2006 è a Trento in occasione del 150° anniversario della Biblioteca Comunale. Nella foto, è con Lucia Maestri.

I bambini soldato

L’orribile dramma dei bambini soldato, fenomeno tristemente diffuso a tutte le latitudini in ogni situazione di conflitto armato, rivive il 1 marzo 2011 nell’opera balletto multimediale “The stolen child", lo spettacolo che porta in scena storie di infanzia rubata prendendo spunto dai versi di W.B. Yeats.

Il saluto ai missionari

Con i missionari a cantare in coro sul palco “L’inno al Trentino”, accompagnati dai ragazzi dell’orchestra Fuori Tempo di Martignano, si chiude l’edizione 2011 della manifestazione “Sulle Rotte del Mondo” organizzata da Provincia e Arcidiocesi.

Dante Alighieri

Anche il Sommo Poeta calca le scene del Sociale. L’8 maggio 2012 per i suoi primi 35 anni la cooperativa sociale “Grazie alla vita” propone lo spettacolo “La Divina Commedia”, portato in scena dalla cooperativa sociale varesotta “l’Anaconda” con le cooperative “Cura e Riabilitazione” di Milano e “Solidarietà e Servizi” di Busto Arsizio. La regia di Luisa Oneto valorizza il ruolo dei 40 attori, di cui 25 disabili. Proprio come Dante che riesce a compiere il suo viaggio grazie alle persone che incontra e che l’accompagnano, anche gli attori della compagnia superano sfide e momenti di debolezza solo operando insieme e unendo le forze.

Il filosofo Umberto Galimberti

Il Sociale ospita venerdì 14 marzo 2014 il confronto-dibattito tra Umberto Galimberti, filosofo e psicanalista, e il dottor Aldo Genovese, direttore del Centro Disturbi Comportamento Alimentare dell’Azienda Sanitaria Provinciale, sulle radici più profonde del cosiddetto “disagio giovanile”. Ad ascoltarli un pubblico numeroso e attento, perlopiù di giovani, quelle “Generazioni orfane di futuro” indicate dal titolo dell’evento, organizzato dalla Fondazione Caritro.

Il vescovo Lauro

La quinta edizione di TEDxTrento, il 25 novembre 2017, vede tra i 18 protagonisti il vescovo di Trento, Lauro Tisi, chiamato a dare corpo con le parole al tema del “Fare”, che sta per “Fidati, Agisci, Rischia, Esplora”. Don Lauro non si tira indietro e declina, a modo suo, la parola “Dio” su quella pedana rossa che nulla ha a che fare con i colori liturgici, raccontando “quel Dio capovolto narrato dalla vicenda umana di Gesù di Nazareth, che frantuma il concetto di onnipotenza e lo riorganizza attorno al concetto di mitezza”.

Piero Angela e Icub

L’anziano, saggio, acuto e brillante divulgatore della scienza e della conoscenza Piero Angela, autentico divo televisivo il suo e il giovane, inesperto, quasi timido Icub, il robottino – ma il diminutivo non gli rende giustizia – realizzato dall’IIT di Genova. Il primo è sul palco il 21 maggio 2018 alla vigilia di una nuova serie di “Superquark”, il suo programma che fa saltare ogni volta il termometro dell’Auditel; il secondo desta stupore e raccoglie consensi tra il pubblico del Festival dell’economia, il 1 giugno 2018.

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