La direttrice Primerano: “Vogliamo favorire una maggiore consapevolezza rispetto a realtà poco conosciute come quelle delle comunità cristiane in Medio Oriente”
Fermarsi, creare uno spazio interiore di ascolto e contemplazione, lasciando risuonare ciò che le immagini comunicano. "Nostalghia" è una mostra fotografica composta di trentadue stampe ai sali d’argento dedicata al "Viaggio tra i cristiani d'Oriente" compiuto dalla fotografa Linda Dorigo e dal giornalista Andrea Milluzzi, a cura di Annalisa D'Angelo, inaugurata venerdì 6 luglio al Museo Diocesano Tridentino, alla presenza della direttrice Primerano e del vescovo Tisi. Ma è anche l'invito, suggerito proprio dall'arcivescovo, a sostare per contemplare la bellezza che si sperimenta entrando in contatto con l'altrui umanità, via necessaria per ritornare alle fonti della nostra. I comodi divanetti nell'ultima sala e i libri a tema messi a disposizione significano perciò scegliere di non limitarsi ad uno sguardo che dura il tempo della visita, ma essere disponibili ad andare oltre i confini che mettiamo tra noi e gli altri e oltre quelli dell'informazione, a volte distorta, che diventa propaganda manipolatoria, come quella sulla "guerra di civiltà".
"Questo progetto – ha evidenziato Primerano – propone un significativo approfondimento al fine di favorire una maggiore consapevolezza rispetto a realtà poco conosciute come quelle delle comunità cristiane in Medio Oriente, di cui i media si occupano solo in occasione di attentati, ma senza in realtà sapere come vivono". Per due anni, Dorigo e Milluzzi hanno viaggiato nella regione che è stata culla del Cristianesimo, attraversando nove Paesi – Iraq, Iran, Libano, Egitto, Israele, Palestina, Giordania, Siria e Turchia -, trascorrendo le loro giornate a contatto con i protagonisti delle fotografie in mostra, dormendo nelle loro case per cercare di raccontare nella maniera più veritiera quanto incontrato e scoperto. "Il nostro percorso – ha commentato Milluzzi – è stato quello di due persone che hanno ascoltato chi è stato testimone di enormi sconvolgimenti politici e sociali, rimanendo però profondamente attaccato alla propria terra e ai valori che fanno della convivenza il perno della vita quotidiana, una base talmente forte da prevalere anche di fronte al rischio della persecuzione che spinge alla fuga. Nostalghia ha generato una mostra gemella che approderà in Medio Oriente". "In tempi come questo, il nostro lavoro è caratterizzato da una responsabilità sempre maggiore – ha aggiunto Dorigo -: abbiamo raccolto storie di resistenza, di sofferenza, ma anche di gioia, e questo progetto rappresenta un ponte che mira a favorire la conoscenza. La responsabilità è legata alla gratitudine: abbiamo avuto il privilegio di essere ospitati dalle comunità locali, ricevendo molto". L'ampio reportage realizzato è confluito in “Rifugio”, catalogo in lingua inglese edito da Schilt Publishing nel 2015. I capitoli di cui è composto sono introdotti da parole – fear, borders, nostalghia, warriors of god – che immergono in scatti in bianco e nero, frutto di un prezioso lavoro di stampa artigianale realizzata in camera oscura, capaci di esprimere un forte richiamo a quel nucleo profondo di umanità che accomuna tutti, invitando a superare pregiudizi e ignoranza e maturare uno sguardo accogliente e liberante.
Lascia una recensione