Famiglie cooperative, dopo lo sciopero riparte la trattativa

Dopo che, nella giornata di venerdì 14 giugno, una larga fetta dei punti vendita ha aderito alla protesta delle lavoratrici e dei lavoratori delle Famiglie cooperative, la Federazione ha incontrato 12 delegati delle varie sigle sindacali promotrici dello sciopero, mettendo in agenda una nuova riunione per riaprire la trattativa per il 24 giugno, con l’obiettivo di individuare soluzioni condivise che possano soddisfare le esigenze delle parti.

Una delegazione di dipendenti guidati da Carla Tatti, Fabio Bertolissi e Stefano Picchetti di Filcams, Fisascat e Uiltucs, ha incontrato il direttore della Federazione, Alessandro Ceschi e il responsabile delle relazioni sindacali, Italo Monfredini. In un faccia a faccia durato quasi un’ora è stato chiaro, allo stato attuale, che la posizione di Via Segantini non è cambiata. A fronte dell’alta adesione alla protesta, però, le parti hanno condiviso la necessità di far ripartire la trattativa fissando un nuovo incontro in ristretta, già programmato per il 24 giugno. “Non abbiamo buone notizie da darvi – hanno detto i tre sindacalisti, parlando alle lavoratrici e ai lavoratori fuori dalla sede della Cooperazione -. Torneremo a discutere e questo anche perché la vostra protesta è stata notevole. Impossibile ad oggi prevedere l’esito del confronto, perché le posizioni restano lontane. Lo stato di agitazione e la protesta vanno avanti”.

Italo Monfredini, connesso da remoto, che ha ribadito la posizione della Federazione ma che ha anche rilanciato l’impegno per un dialogo futuro: “accogliamo questa delegazione in una giornata di protesta e certamente non di dialogo. Ad oggi la posizione della Federazione è immutata, ma la volontà è quella di tenere aperto il tavolo della trattativa. Il compito nostro è di fare sintesi per ottenere il risultato migliore possibile per tutti”.

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