Donati dalla figlia Maria Romana De Gasperi gli oggetti personali legati all’amore per la montagna e il Trentino
Il binocolo delle gite con le figlie. Le bocce delle partite con il nipotino Giorgio. E poi la piccozza, i pantaloni alla zuava, i libri sui funghi dell’esperto Bresadola. Sono alcuni dei significativi oggetti personali di Alcide De Gasperi che la figlia Maria Romana ha donato al Comune di Trento e alla Fondazione Museo Storico: sono esposti fino al primo luglio in cappella Vantini di Palazzo Thun, e saranno poi valorizzati come patrimonio eloquente dell’affetto per la sua terra e le sue montagne. “Tracce di un rapporto sentimentale”, come dice il sottotitolo della mostra “Alcide De Gasperi, la montagna, il Trentino”, curata da Elena Tonezzer, che offre per la prima volta alcuni appunti di gite in montagna, i dettagli di un tracciato vicino alla casa in val di Sella, la tessera della Sat nel 1914 e quella ricevuta dagli alpini di Borgo nel 1953. E poi uno schizzo autobiografico, una “linea del tempo” in cui De Gasperi rivede la propria vita ormai al termine. Il pezzo più raro è forse la copia autografata della fresca Costituzione italiana del 1947, ma destano curiosità anche gli occhialetti rotondi, ormai diventati una sorta di simbolo dello statista trentino.
“Dietro ogni donazione c’è sempre volontà e generosità: ringraziamo la signora Maria Romana che per noi è stata attenta custode dell’eredità morale e politica del padre, del suo impegno europeo e della sua onestà”, ha osservato il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, in una sala Falconetto gremita nel pomeriggio di lunedì 19 marzo, giorno del 95esimo compleanno della signora, accolta con un canto del coro del Noce.
“Quando papà è mancato nella piccola stanza della casa di Sella – ha ricordato la signora Maria Romana – se ne è andato quasi sorridendo perchè tutta la sua vita, anche politica, è stata tutta guidata dalla fede cristiana, dal volto sereno di quel Cristo affrescato in val di Sella, come se fosse andato in paradiso con lui”.
In occasione della donazione sono intervenuti il giornalista Paolo Magagnotti, il direttore del Museo Storico Giuseppe Ferrandi e della Fondazione De Gasperi Marco Odorizzi, che hanno sottolineato il legame con le montagne e la terra trentina, ma anche la grande apertura internazionale dello statista, “una ricchezza che non appartiene solo al Trentino”. Questa mostra e la donazione aiuteranno anche i cittadini di Trento a cogliere alcuni aspetti della figura dello statista che cominciò la sua carriera politica proprio da consigliere comunale a palazzo Thun.
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